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Balan Wonderworld: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Dopo Kaze and the Wild Masks, quest’oggi voglio parlarvi di un nuovo platform con la Recensione di Balan Wonderworld, disponibile di recente su PC,PS4, Xbox One, Nintendo Switch e giocabile su PS5 e Xbox Series in retrocompatibilità.

Balan Wonderworld vi porterà in un magico mondo popolato da creature di ogni tipo, nei panni di Emma e Leo, i quali vivranno ben 12 storie in livelli labirintici, utilizzando le abilità per superare gli ostacoli. Dopo una breve introduzione verrete catapultati in un Hub, dove potrete accedere al primo mondo diviso in 2 livelli, con l’aggiunta di un terzo che racchiude lo scontro con il Boss.

Ogni mondo infatti presenta un totale di 3 porte, dopo aver completato le prime due se ne sblocca una terza, la quale permette di sconfiggere il nemico di turno per proseguire l’avventura. In Balan Wonderworld non vi basterà finire i livelli per avanzare fino ai titoli di coda, ma dovrete raccogliere le statuette d’oro di Balan, nascoste in ogni angolo in ciascun stage.

Dopo aver recuperato un certo numero di statuette e sconfitto il Boss del mondo, potrete proseguire a quelli successivi, i quali variano in ambientazione, nemici e poteri. All’interno dei livelli sono presenti delle chiavi da raccogliere, con le quali sbloccare dei costumi che consentono di trasformarsi in ben 80 differenti creature, ognuna con le sue abilità, da combinare per superare gli ostacoli.

Il personaggio base è piuttosto limitato in azioni, oltre a muoversi in maniera del tutto goffa, mediante le abilità sarete in grado di spiccare un salto elevato, raggiungere zone distanti con una corsa in volo che ricorda quella di Yoshi, sconfiggere i nemici presenti nello scenario e compiere una moltitudine di altre azioni, a seconda del vestito indossato. Come anticipato in ogni livello vi sono costumi dfferenti da recuperare.

Oltre le statuette d’oro di Balan e le chiavi, nei livelli troverete delle pietre preziose di vario tipo, da raccogliere per nutrire delle buffe e piccole creature nell’Hub, al fine di costruire il parco a tema di Wonderworld. Square Enix con Balan Wondworld riporta i giocatori nei gloriosi anni 90, dove i platform la facevano da padrone, strizzando l’occhio per certi versi a Sonic. Le premesse sono tante e dai Trailer l’Hype è stato inevitabile, fino a quando non ho provato con mano il titolo su Nintendo Switch.

Oltre alla presenza di caricamenti a volte lunghi, il gioco è afflitto da bruschi cali di frame rate, che rendono l’esperienza frustrante oltre l’inevitabile ripetitività data dalle stesse azioni livello dopo livello. I boss per quanto vari e visivamente accattivanti sono piuttosto semplici da completare, rendendo Balan Wonderworld un gioco più alla portata dei piccoli che di un pubblico adulto. I movimenti legnosi del protagonista con o senza vestiti rende Balan Wonderworld un platform che non riesce a conquistare nuovi giocatori ed attirare i veterani, sopratutto in un periodo dalle grandi uscite.

Graficamente parlando Balan Wonderworld sfoggia scenari colorati e personaggi dai grossi occhioni, tipici degli anime del sol levante, con cutscene che si lasciano ammirare in tutto il loro splendore, anche sul fronte Audio il titolo riesce a dare il meglio di se, con una colonna sonora ed un doppiaggio giapponesi piacevoli da ascoltare, peccato che nel Gameplay il gioco appaia piuttosto carente e deludente. Balan Wonderworld nonostante l’idea originale che si cela dietro il progetto, che ricorda per alcuni versi anche Klonoa, è un’esperienza ludica da dimenticare, a dimostrazione che non basta proporre 80 costumi e degli epici Boss per assicurarsi il successo.

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