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Behind The Frame: The Finest Scenery – Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Lanciato lo scorso anno su PC, il titolo di cui vi parlerò oggi è in uscita anche su console, a seguire dunque la Recensione di Behind The Frame: The Finest Scenery. Nel gioco vestite i panni di una pittrice, il cui scopo è quello di dipingere un quadro da spedire ad una galleria d’arte su commissione, tuttavia a causa dell’assenza dei colori necessari per completarlo resta un’opera incompiuta. La realizzazione della sua nuova opera la porterà alla dimora di un anziano pittore che trascorre le sue giornate in compagnia di un gatto, il quale ha stranamente appeso in casa dipinti simili ai suoi. Sostanzialmente si tratta di un’avventura grafica in cui dovrete risolvere degli enigmi per proseguire, il tutto condito da uno stile grafico che sa molto di Studio Ghibli.

Nel corso dell’avventura dovrete cercare e raccogliere oggetti, sfruttare gli indizi visivi come le impronte lasciate dal gatto del vicino, messaggi sul computer ed altri, per risolvere gli enigmi e proseguire. La protagonista annoterà ogni informazione che potrebbe risultare utile allo scopo, con puzzle che richiederanno a volte di ricorrere ai dipinti, colorandoli nel dettaglio con gli strumenti a disposizione. Come anticipato è ispirato ai capolavori dello Studio Ghilbi, e lo fa nel migliore dei modi, proponendo delle sequenze animate tra un capitolo e l’altro,le quali serviranno a narrare al meglio la storia, oltre che intrattenere il videogiocatore. Il gioco è stato sviluppato in modo da garantire anche ai neofiti del genere di raggiungere i titoli di coda. Behind the Frame vanta una narrativa profonda e coinvolgente, con uno stile grafico lodevole ed una colonna sonora rilassante, che vi accompagnerà per l’intera durata.

Aggiungendo una buona dose di enigmi, ben lontani dall’essere frustranti, il risultato finale è un’opera che vi conquisterà fin da subito, qualora siate naturalmente appassionati di avventure grafiche. The Finest Scenery è bello da vedere quanto divertente da giocare, purtroppo però come spesso accade con titoli simili la longevità si aggira su una manciata di ore o poco più, una storia che prende il giusto tempo per essere raccontata, senza giri di parole o cosiddetti tempi morti o perdite di tempo. Per come è stato concepito il titolo a volte quasi vi dimenticherete di essere all’interno di un gioco, avendo la sensazione di visionare un lungometraggio animato.Trascorrerete buona parte del tempo a dipingere o guardarvi attorno in cerca di indizi, al fine di riuscire ad ottenere il necessario per il completamento del dipinto da inviare alla galleria d’arte.

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