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Biomutant: Recensione,Gameplay Trailer e Screenshot

Annunciato diversi anni fa, dopo essere scomparso dai radar ed aver subito alcuni rinvi, ha finalmente visto la luce, quest’oggi dunque voglio condividere con voi la Recensione di Biomutant, che ho avuto modo di giocare in questi giorni in diretta su Twitch.

Parto con la premessa che Biomutant è un titolo particolare, il quale ha diviso in due la comunità di videogiocatori, da un lato vi sono coloro che sono rimasti delusi dalle aspettative, criticando aspramente il titolo, dall’altro chi invece è riuscito ad apprezzarlo,nonostante i suoi difetti, dopotutto parliamo di un gioco sviluppato da un piccolo team, seppure pubblicato da THQ Nordic, nota per capolavori come la serie Darksiders.

Biomutant è un open world, nel quale vestite i panni di una creatura antropomorfa, che può essere completamente personalizzata,potenziata e migliorata nel corso dell’avventura. Il gioco inizia con un generoso editor, dove potete scegliere la classe di appartenenza, l’aspetto fisico del protagonista , che condiziona anche i vari parametri, oltre tipo e colore della pelliccia. In base alle vostre scelte sarete più portati nei combattimenti corpo a corpo o mischia, resistenti ad un certo elemento invece che un’altro e cosi via dicendo.

L’editor seppur lascia piena libertà di decidere l’aspetto del personaggio, muta anche diversi parametri, la scelta dunque spetta a voi se affidarvi all’estetica o le caratteristiche, perderete diverso tempo nel tentativo di realizzare il protagonista che meglio si addice al vostro stile di gioco. Dopo aver portato a termine il Tutorial verrete lasciati liberi di esplorare l’open world, costellato di enigmi, missioni secondarie, collezionabili e materiali vari da raccogliere.

La cosa che ho amato in Biomutant è proprio l’esplorazione, vi imbatterete nel corso dell’avventura in differenti biomi, svariati luoghi ed ognuno con segreti da scoprire, materiali da raccogliere, collezionabili vari e personaggi con i quali interagire, rovisterete dapertutto, da armadietti,cassetti e bidoni della spazzatura ai bauli delle auto. Esplorando gli scenari potrete recuperare materiali utili per craftare nuove armi o equipaggiamenti, pregando presso le apposite strutture invece ottenere una valuta per lo sblocco di specifiche abilità.

Biomutant è un RPG in tutto e per tutto, sconfiggendo i nemici otterrete esperienza utile per livellare, utilizzando poi i punti ricevuti per migliorare e potenziare il protagonista, incrementando forza,velocità,vitalità ed altri fattori, senza contare la mole generosa di abilità supplementari, combo ed altro che potrete sbloccare. La storia vi porterà a compiere delle scelte morali, le quali influenzeranno non solo il comportamento dei personaggi nei vostri confronti ma anche ciò che potrete sbloccare. Spetterà a voi decidere se agire nel bene o male, dando retta alla luce o le tenebre.

Oltre le personalizzazioni per il protagonista, le quali si dividono in spalla destra e sinistra, petto, gambe, testa, muso e mani, potrete modificare e potenziare anche l’automa, il quale vi accompagnerà nel viaggio che vi condurrà a sconfiggere delle mostruose creature per decidere le sorti dell’albero della vita e gli abitanti dei vari regni. L’open world di Biomutant è popolato da varie tribù, ognuna con i propri ideali, spetterà a voi decidere con quale stringere alleanza e quale invece attaccare per conquistare i loro avamposti e sottometterli.

Avrete in mano il potere di decidere la vita o morte di ciascun nemico che affronterete o creatura che catturerete. In termini di esplorazione vi posso assicurare che Biomutant è davvero generoso, perderete ore e ore di tempo a spulciare ogni luogo, risolvendo enigmi seppure banali, dialogando con personaggi e ricevendo ricompense dal completamento delle varie attività. Esplorando le zone vi imbatterete i nemici differenti in aspetto e livello, i quali potranno essere affrontati con le armi da mischia e da fuoco, tramite delle apposite ruote avrete la possibilità di scegliere una delle armi da voi craftate.

L’open world è piuttosto generoso in dimensioni, per spostarvi potrete contare sui viaggi rapidi o su animali e macchine da sbloccare, quest’ultime potenziabili e personalizzabili, da quelle in grado di farvi spostare nei cieli a quelle pensate per terra o acqua. Tutto bello, ma dove sta la fregatura? Cosa ha portato al gioco ad incassare le tante recensioni negative presenti in rete? Se dovessi elencarvi i lati negativi del titolo parlerei prima di tutto del comparto grafico, il quale seppure propone scenari che invogliano il giocatore ad esplorarli, i dettagli degli stessi non sono poi cosi eclatanti.

Nei combattimenti noterete di come le animazioni sono piuttosto abbozzate e poco curate, rendendo il tutto decisamente macchinoso, con dialoghi su dialoghi a non finire, il più delle volte privi di senso, quasi a voler allungare il brodo, portandovi a skipparli per tornare all’azione. Tutti aspetti negativi che personalmente ho accantonato in favore di un gameplay che mi ha lasciato incollato al gioco, divertendomi per l’intera durata. Nonostante le creature che popolano il mondo di gioco abbiano una propria lingua, i dialoghi vengono accompagnati dal narratore e traduttore in italiano oltre la presenza dei sottotitoli.

Se alcune conversazioni possono essere saltate, altre invece vi porteranno a compiere delle scelte, dunque diventa importante ascoltarle tutte per evitare di prendere decisioni errate. Nel corso delle esplorazioni avrete a che fare con un narratore piuttosto logorroico, ma fortunatamente è possibile modificarlo tramite le impostazioni del gioco.Non manca all’appello la scelta della difficoltà, da quella pensata per chi ama l’esplorazione e vuole giungere ai titoli di coda senza troppi problemi, ad una sfida più impegnativa.

Biomutant non è certo un capolavoro ma si lascia piacevolmente giocare, un titolo che lo si ama o si odia, il cui coinvolgimento è innegabile qualora si decida di mettere da parte i suoi difetti per volgere le proprie attenzioni ad una generosa esplorazione, con una trama la cui durata complessiva si attesta sulle 15 ore di circa, longevità che può arrivare a oltre 50 per per gli amanti del completismo.

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