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Dragon Quest Builders 2: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Dopo il lancio in Giappone, Dragon Quest Builders 2 è finalmente giunto anche in Occidente, ed oggi voglio condividere con voi la Recensione, anticipandovi che è disponibile su PS4 e Nintendo Switch.

Dragon Quest Builders 2 Recensione

Dragon Quest Builders 2 è il sequel di cui avevamo bisogno, considerando che prende ciò che abbiamo apprezzato nel prequel, arricchendo l’esperienza di gioco con delle novità. 

Dopo aver creato e personalizzato il proprio personaggio, scegliendo sesso, colore di occhi,capelli e pelle, assistiamo alla sua cattura per mano di un gruppo di sostenitori del Signore della Distruzione. 

Come per il prequel non poteva di certo mancare all’appello un Tutorial, il quale illustra quello che c’è da sapere sul gioco, spiegando nel dettaglio le meccaniche ai neofiti, quindi a coloro che non hanno avuto modo di assaporare le novità introdotte nella saga Dragon Quest con il precedente capitolo.

Fin dai primi minuti avrete la possibilità di assaporare alcune delle novità introdotte nel titolo, tra cui la possibilità di controllare un party di personaggi con una migliore gestione non solo delle missioni ma anche della narrazione e progressione dei personaggi.

 

Tra le attività, oltre naturalmente la storia principale, troverete richieste secondarie come l’acquisizione di nuovi materiali per le ricette, l’eliminazione dei nemici, la costruzione di edifici e la libertà di esplorare i dintorni in cerca dell’occorrente per la propria sopravvivenza e creatività.

Se Dragon Quest Builders 2 lascia spazio all’esplorazione, allo stesso tempo ci pone di fronte una modalità storia ricca di enigmi, battaglie, missioni secondarie e momenti creativi, assumendo un’aspetto più action RPG che sandbox.

La storia vi porterà ai titoli di coda dopo decine di ore, offrendovi la possibilità di espandere ulteriormente la longevità tramite le tante attività proposte. Una delle modifiche apportate al titolo, risiede nella rimozione dell’usura dell’armamentario, quindi spade, bastoni, corazze e scudi, i quali una volta forgiati possono essere utilizzati all’infinito, senza il timore di deteriorarli.

Se nel prequel bisognava abbandonare a volte gli equipaggiamenti per fare spazio ai materiali necessari per il crafting, in Dragon Quest Builders 2 ognuno ha i suoi slot, permettendoci di trasportare sia armi ed equipaggiamenti che materiali. 

 

Al fine di impedire al giocatore di correre all’infinito, è stata introdotta la barra della stamina, oltre un mantello che permette al giocatore di planare nello scenario raggiungendo determinati luoghi o distanze.

Avere un party di personaggi a disposizione risulterà alla lunga molto utile, in quanto è possibile raccogliere i materiali più velocemente, oltre che avere una mano durante gli scontri con i nemici nei quali vi imbatterete.

Nel precedente capitolo avevamo un protagonista ben equipaggiato in termini di forza e resistenza, in Dragon Quest Builders 2 abbiamo un personaggio più debole, questo perchè dovrà contare sugli alleati per sopravvivere. 

I personaggi del Party serviranno anche per costruire strutture imponenti e recuperare risorse di vario tipo. Oltre i dungeon da portare a termine non mancano all’appello Boss da sconfiggere, progetti da realizzare e villaggi da gestire o restaurare. 

 

Durante lo svolgimento dell’avventura capiterà spesso di imbattersi in ricette, le quali richiederanno il recupero di determinate risorse per la preparazione delle stesse, risorse ottenibili sia con le esplorazioni che completando le missioni opzionali.

Attraverso il banco da lavoro è possibile dare vita ad equipaggiamenti e progetti di vario tipo. Una delle novità decisamente più apprezzate, risiede nelle modifiche al recupero dei materiali.

Se nel precedente capitolo bisognava recarsi ogni volta sul posto dove era presente il materiale per renderlo disponibile, nel sequel avremo accesso al materiale in qualsiasi momento, a patto di averlo recuperato almeno una volta.

L’inventario fa un notevole passo avanti, offrendo la possibilità di trasportare un numero di materiali molto generoso, con la possibilità di conservarli in un apposito deposito situato in prossimità del porto.

 

Potrete di conseguenza accedere alle risorse recuperate in qualsiasi località visiterete.  Il funzionamento dell’inventario è molto semplice, una volta selezionato l’oggetto, questi comparirà di fronte il personaggio, offrendovi una panoramica generale dello spazio richiesto nell’area di gioco, attraverso una sorta di reticolo virtuale.

Purtroppo però non è possibile ruotare gli oggetti, affidando la loro angolazione alla posizione del personaggio, anche se ci viene comunque offerta la possibilità di muovere liberamente la camera e passare dalla visuale in prima a quella in terza persona.  

Da elogiare la possibilità di giocare in multiplayer con gli amici, esplorando il mondo in compagnia sia in locale che wireless fino a 3 giocatori, condividendo dunque le proprie creazioni con altri. Non mancano all’appello veicoli da utilizzare per spostarsi nello scenario o semplicemente raccogliere i materiali. 

Se avete portato a termine la storia e siete ancora affamati di esplorazione, le numerose attività e possibilità offerte, vi porteranno a trascorrere oltre 60 ore di gioco in compagnia di Dragon Quest Builders 2.

 

 

Su Nintendo Switch (in portatile) il titolo presenta dei cali di framerate, il quali non rovinano di molto l’esperienza di gioco,  con una risoluzione che scende a compromessi con la mobilità, a differenza del gioco in TV.

Dragon Quest Builders 2 Gameplay Trailer

 

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