Remedy Entertainment secondo quanto riportato da gamebabauniverse ha annunciato con entusiasmo di aver superato il traguardo del milione di giocatori in FBC: Firebreak, il nuovo sparatutto cooperativo ambientato sei anni dopo gli eventi di Control. Un risultato che, sulla carta, dovrebbe sancire il successo del primo esperimento multigiocatore dello studio finlandese. Tuttavia, il pubblico ha accolto la notizia con estrema diffidenza.
“Abbiamo superato 1 milione di giocatori in FBC: Firebreak,” ha dichiarato Remedy. “È una tappa importante, e vi ringraziamo per aver giocato.”
Il gioco è uscito il 17 giugno ed è un FPS cooperativo ambientato all’interno di un’agenzia federale assediata da forze soprannaturali. I giocatori vestono i panni della squadra Firebreak, un’unità d’élite chiamata a contenere il caos e riportare l’ordine nel cuore dell’agenzia. Una premessa intrigante, ma che non ha convinto del tutto critica e community.
Al momento, FBC: Firebreak ha ottenuto recensioni miste su Steam (circa 1.400 giudizi, con una media “Mixed”) e un punteggio di 65 su Metacritic. Numeri non disastrosi, ma lontani dall’eccellenza. Nonostante ciò, Remedy assicura che “ci sono tante novità in arrivo”, senza però fornire dettagli su futuri aggiornamenti.
La vera polemica, però, è nata dopo l’annuncio del milione di utenti: molti fan non credono affatto alla cifra. Sotto il post ufficiale, decine di commenti ironizzano sulla presunta discrepanza tra i dati dichiarati e quelli rilevabili pubblicamente.
“Ma i milioni di giocatori sono nella stanza con te adesso?” scrive un utente su X.
“100 giocatori attivi su Steam non fanno 1 milione di utenti,” ironizza un altro.
“È il numero totale di download da Game Pass, dove nessuno ha effettivamente pagato?”
Secondo i dati di SteamDB, FBC: Firebreak ha raggiunto un picco di 1.992 giocatori contemporanei e, al momento della scrittura, meno di 100 persone risultavano online. Un dato oggettivo che non sembra combaciare con i numeri annunciati.
È quindi probabile che Remedy stia sommando i download da tutte le piattaforme, inclusi quelli gratuiti tramite Xbox Game Pass, per gonfiare il totale dei giocatori. Una prassi non nuova nel settore, usata spesso per attrarre attenzione mediatica e investitori, ma che può minare la fiducia dei consumatori.

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