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Gal Gun Returns: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Quando si pensa ad una serie videoludica di stampo Ecchi, è inevitabile avere nella mente titoli come Gal Gun, il quale nel corso degli anni ha riscosso un certo successo con Gal Gun, Gal Gun 2, Gal Gun Double Peace.

Quest’oggi voglio condividere con voi la Recensione di Gal Gun Returns, disponibile su PC e Nintendo Switch. Gal Gun Returns non è una vera e propria novità, ma il remake del primo capitolo della serie, uno sparatutto a binari e in prima persona con elementi piuttosto sensuali, come da tradizione insomma.

L’obiettivo nel gioco è quello di completare i vari livelli sparando feromoni a raffica contro le fanciulle incontrate, dando loro un certo piacere e liberandole allo stesso tempo da una malvagia entità. Gal Gun Returns offre sia la modalità Storia che la Doki Doki Carnival, quest’ultima sbloccabile dopo aver concluso la trama principale.

Nella Storia vestirete i panni di un certo Tenzou, un liceale condannato (si fa per dire) ad essere perseguitato da centinaia e centinaia di ragazze, intenzionate ad averlo, questo perchè viene colpito per errore con la pistola a feromoni da Patako, una figura angelica decisamente distratta. Il protagonista avrà poco tempo per confessare il suo amore alla ragazza dei suoi sogni, altrimenti diventerà il ragazzo più odiato dal genetilsesso.

Avrete 4 splendide fanciulle da scegliere per portare a termine la missione. La modalità Storia si divide in 5 capitoli, con livelli ricchi di ragazze da colpire con la propria pistola dell’amore, boss e minigiochi vari. Equipaggiati a dovere dovrete dunque cercare di colpire le ragazze nel loro punto di eccitazione per abbatterle, come avviene solitamente in uno sparatutto con l’Headshot.

Gal Gun Returns sfoggia 70 differenti fanciulle, le quali si ripeteranno all’infinito nelle tante ambientazioni del gioco, basate per lo più sull’istituto scolastico. Al fine di far innamorare di voi la ragazza scelta, dovrete portare a termine con successo lo scontro con i boss ed i minigiochi a tema. Col progredire della trama avrete la possibilità di attivare la modalità Doki Doki, la quale attiva uno speciale minigioco nel quale dovrete colpire specifici punti in una ragazza per raggiungere il cosiddetto Super Estasi.

La modalità Storia offre 3 possibili finali, tra cui Vero, Buono e Cattivo, con la possibilità come anticipato di sbloccare la modalità Doki Doki Carnival, la quale permette di scoprire nuovi dettagli sulla storia con una protagonista inedita, maggiore narrazione e personaggi secondari. Rispetto al titolo originale, Gal Gun Returns offre un comparto grafico migliorato, un doppiaggio rimasterizzato ed una maggiore cura nell’IA delle ragazze, oltre i DLC rilasciati in passato a pagamento. Vengono aggiunti nuovi contenuti per la galleria ed altre poche novità.

Non manca all’appello la Dressing Room, la quale permette di personalizzare le varie fanciulle a seconda dei propri gusti. Sul fronte grafico Gal Gun Returns propone il cosiddetto cel-shading, dando la sensazione di trovarsi in una serie animata. I comandi di gioco sono pensati sia per funzionare al meglio con il Mouse che con i Joy-Con, dovendo spostare di continuo il cursore sullo schermo per colpire i bersagli. Il tutto corredato da una colonna sonora tipicamente giapponese, la quale si lascia piacevolmente ascoltare per l’intera durata, la cui longevità si attesta su una manciata di ore.

Se avete apprezzato i precedenti capitoli sarete lieti di rigiocare quello che ha dato origine a tutto in una forma completa e migliorata, se invece non avete mai messo le mani sul Gal Gun, questa è la vostra occasione.

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