Galactic Glitch, sviluppato da Crunchy Leaf Games, è un titolo che sorprende fin dalle prime battute per la sua capacità di fondere azione frenetica, fisica avanzata e strategia ambientale in un universo rogue-lite dal tono retrò, ma dalla profondità assolutamente moderna. Non si tratta semplicemente di un ennesimo twin-stick shooter ambientato nello spazio: è un esperimento ludico riuscito, che spinge il giocatore a ripensare l’approccio al combattimento sfruttando non solo armi e poteri, ma l’ambiente stesso come arma.
Il punto di forza assoluto del gioco è proprio il suo motore fisico avanzato, attorno al quale ruota tutto il sistema di gioco. Ogni proiettile, detrito, esplosione o frammento ha massa, inerzia, traiettoria. Il giocatore può deviare colpi, lanciare oggetti, rispedire missili al mittente e perfino manipolare il campo di battaglia con abilità gravitazionali. Questa interazione “tattile” con il mondo circostante dona al gameplay un senso di controllo e soddisfazione raramente visto nel genere, creando scontri dinamici e imprevedibili che premiano la creatività tanto quanto la precisione.

Dal punto di vista estetico, Galactic Glitch adotta una grafica minimalista, ma elegante, che richiama lo stile arcade a bassa risoluzione senza però risultare povera o datata. Ogni elemento su schermo è leggibile, distinto e riconoscibile, qualità indispensabile in un gioco in cui le interazioni fisiche sono così fondamentali. Le animazioni fluide e gli effetti particellari accentuano la spettacolarità delle battaglie, specialmente quando si scatena il caos totale con esplosioni, respingimenti e oggetti che volano ovunque.
La struttura rogue-lite è costruita con intelligenza. Ogni run è diversa grazie a livelli generati proceduralmente e una buona varietà di nemici, potenziamenti e scenari. I poteri che si possono acquisire durante l’avventura cambiano radicalmente l’approccio ai combattimenti, offrendo ogni volta nuove sinergie e possibilità. Alcune abilità permettono di controllare il tempo, manipolare l’energia dei colpi o creare campi di forza, dando vita a build completamente diverse e appaganti. Il senso di progressione è presente ma mai invadente: la difficoltà cresce in modo costante, ma giusto, e ogni sconfitta spinge a riflettere piuttosto che a frustrare.

A livello narrativo, Galactic Glitch non punta a raccontare una grande epopea, ma piuttosto a costruire un mondo oscuro e misterioso, ricco di lore implicita, log interni e indizi ambientali. Il protagonista, “Binary”, è un’entità artificiale che cerca di comprendere la propria natura e il motivo per cui è stata creata. È una storia raccontata più con l’atmosfera che con i dialoghi, e questo funziona perfettamente con il tono riflessivo e quasi solenne di alcune sezioni. Un aspetto interessante è anche la colonna sonora dinamica, composta da tracce elettroniche e spaziali che si adattano all’intensità dell’azione. Nei momenti più tesi, la musica incalza, aumentando l’adrenalina.
Nei momenti di quiete o esplorazione, si trasforma in un sottofondo inquieto ma affascinante, contribuendo a creare un senso di immersione totale. Galactic Glitch è una gemma rara nel panorama indie, che riesce a proporre qualcosa di nuovo all’interno di un genere spesso ripetitivo. Non è solo un bel gioco da vedere o da giocare, ma anche un’esperienza intellettualmente stimolante, che spinge il giocatore a osservare, pianificare, reagire e sperimentare. La combinazione tra fisica realistica, progressione rogue-lite e libertà tattica lo rende un titolo che merita attenzione e rispetto.

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