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Kao the Kangaroo: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Correva l’anno 2000 quando il mondo dei platform vide l’arrivo di un canguro pugile, il cui successo portò negli anni successivi allo sviluppo di ulteriori titoli, per poi scomparire dalla scena nel 2006, almeno fino ad oggi. A seguire dunque la Recensione di Kao the Kangaroo, tornato dopo ben 16 anni di assenza! Nel corso del tempo i platform si sono evoluti, grazie sopratutto ai mondi aperti resi possibili dai motori grafici e tecnologie odierne, rompendo la barriera del tradizionale sistema a livelli per proporre mondi liberamente esplorabili in lungo e in largo, di generose dimensioni e con attività varie per estendere notevolmente la longevità complessiva dell’esperienza.

Kao il Canguro è tornato grazie al lavoro svolto da Tate Multimedia, proponendo sempre la solita struttura a livelli ma con scenari più generosi in dimensioni, e ricchi di segreti da scoprire, con tanto di hub dove fare ritorno per accedere ai vari livelli, dialogare con i personaggi e raccogliere collezionabili. Kao nel corso dell’avventura potrà beneficiare di varie abilità da sbloccare, oltre i suoi fidati guantoni per prendere a pugni i nemici. Se avete giocato platform come Lucky’s Tale riconoscerete il medesimo stile grafico che fonde il 3D al cartone animato, strizzando l’occhio anche a giochi come Spyro the Dragon.

In ogni scenario dovrete suonarle di santa ragione ai nemici, raccogliere monete e collezionabili, risolvere enigmi ed affrontare le tipiche sezioni da platform, nelle quali vi troverete a correre, saltare, scivolare ed evitare ostacoli mortali di ogni sorta, con le immancabili boss fight. Kao questa volta non utilizzerà dei normali guantoni ma questi potranno essere potenziati, avranno vita propria e di conseguenza dialogheranno con il protagonista. Gli amanti del collezzionismo resteranno soddisfatti dalla mole di monete e segreti proposti, spulciare ogni angolo dello scenario per molti diventerà una priorità sulla stessa trama. Tramite l’hud su schermo potrete tenere sotto controllo la barra vitale espressa in cuori e quella della forza, mentre con il touchpad consultare le vite a disposizione, la percentuale di completamento e tutti i collezionabili raccolti tra pergamene, forzieri, calderoni ed altro ancora.

Una volta portati a termine i livelli avrete modo di rigiocarli per poter completarli al 100%, selezionabili tramite l’apposito menù con tanto di lista di tutto ciò che avete o resta da recuperare. Per i topi di biblioteca gli autori hanno pensato bene di inserire la Kaopedia, una sezione dove consultare schede di personaggi, tesori e le mosse a disposizione per Kao. Seppure abbia elogiato la possibilità di modificare la sensibilità dello stick che gestisce la visuale, questa purtroppo non è dotata di ulteriori opzioni, di conseguenza muovendo la visuale avrete la sensazione che questa sia accelerata e si arresti dopo pochi secondi.

Come anticipato al termine dei livelli tornerete al mondo di gioco principale, il villaggio di Kao, dove accedere ad ulteriori livelli una volta sbloccati con gli oggetti richiesti, come accadeva per l’appunto in Spyro. Non manca all’appello il negozio dove scambiare le monete raccolte per ottenere nuove vite o cuori in grado di estendere la barra vitale. In ciascuno stage è presente una sfida nella quale dovrete eliminare i nemici in un certo tempo, con la possibilità di raccogliere monete e gemme, livelli extra rigiocabili tramite lo stesso hub. Kao è tornato, più colorato e divertente che mai, con un livello di difficoltà abbastanza accessibile ed una longevità che si attesta al di sotto delle 10 ore circa, con l’inevitabile rigiocabilità data dalla possibilità di affrontare ogni livello più volte per il loro completamento.

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