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Kirby’s Return to Dream Land Deluxe: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Nintendo nel corso degli anni ha accompagnato la crescita di molti con titoli i cui protagonisti sono mascotte come Yoshi, Super Mario, Link, Donkey Kong e Kirby. Chi come me è passato dal NES a SNES, Gamecube, Wii, Switch, DS e tutte le altre console, conoscerà sicuramente tali personaggi, specie la stella più amata di casa Kyoto, che ha visto numerosi giochi, dai tradizionali 2D al 3D della terra perduta, dove Nintendo ha osato nel proporre un’idea innovativa, che si distaccasse ancora una volta dal precedente episodio, come fu all’epoca con Epic Yarn, il cui successo convinse l’azienda a fare lo stesso con Yoshi. Senza divulgarmi più del dovuto a seguire voglio condividere con voi la Recensione di Kirby’s Return to Dream Land Deluxe, con il quale mi sono intrattenuto a lungo su Switch. Come suggerisce il nome stesso, Return to Dreamland è un ritorno alle origini per Kirby, in particolare un forte richiamo sia al titolo uscito su Wii che al capolavoro su SNES. Da un lato abbiamo l’avventura, suddivisa in mondi e livelli, giocabile in singolo o co-operativa a 4 giocatori, dall’altra una vagonata di minigiochi e sfide bonus.

Procediamo per gradi e partiamo dall’avventura. La modalità Storia vede Kirby, DeDeDe, Meta Knight ed altri, collaborare per aiutare un viaggiatore temporale a tornare a casa, recuperando i pezzi della sua astronave dalle grinfie dei nemici, in ciascun regno, dalle foreste ai ghiacciai, dal deserto al vulcano, passando per caverne, spazio aperto ed ogni altra ambientazione tipica dei giochi su Kirby. In ogni livello troverete chiavi da recuperare, allo scopo di sbloccare le porte per accedere a livelli bonus o minigiochi, situati all’interno dell’astronave del viaggiatore. Alcuni collezionabili sono ben celati, il che significa che dovrete spulciare da cima a fondo i livelli, sfruttando i poteri che Kirby può utilizzare, assorbendo i nemici. A tal proposito, oltre i poteri che da sempre vengono utilizzati, ne sono stati aggiunti di nuovi, tra cui una versione potenziata per ciascuno di essi. La modalità Storia è stata pensata per permettere a tutti di raggiungere i titoli di coda, in aiuto di chi non è esperto con i platform, nonostante la difficoltà sia piuttosto bassa già di suo, Nintendo ha deciso di proporre un sistema che non solo offre una barra vitale supplementare ma anche l’assenza della morte causata dalla caduta nel vuoto, come avveniva con alcuni titoli di Super Mario Bros 2D, aiuto che naturalmente può essere disattivato.

Purtroppo la longevità è piuttosto bassa, si parla di 5-6 ore circa, ma in compenso avrete una vagonata di divertenti minigiochi da giocare in solitaria o in compagnia degli amici in locale, provenienti dal capitolo uscito su SNES, dalla prova di forza alla reattività.Oltre la vagonata di minigiochi ci sono livelli bonus da sbloccare, al fine di estendere ulteriormente la longevità. Il tutto rappresentato da un comparto grafico 3D ma colorato e dettagliato, seppure il gioco come detto presenti una struttura a scorrimento 2D, con i brani tipici della serie. Kirby’s Return to Dream Land fa chiari riferimenti a svariati giochi usciti nel corso degli anni sulle varie piattaforme, dai Flinstones su NES per la trama a sezioni a bordo di uno scarpone, tratto da Super Mario Bros, alle anguille giganti di Donkey Kong ad altri che lascerò a voi scoprire. Se come me avete da sempre apprezzato ciascun titolo principale legato al franchise Kirby, non potete lasciarvi sfuggire Return to Dream Land.

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