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Last Labyrinth Lucidity Lost: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Last Labyrinth è un gioco di avventura e puzzle rilasciato inizialmente per la realtà virtuale, sviluppato da ex collaboratori di Fumito Ueda, noto per i suoi lavori su “ICO” e “Shadow of the Colossus, disponibile di recente anche per Xbox One e Xbox Series, giocabile naturalmente senza l’ausilio del visore.

Nel gioco, impersonate un personaggio che è legato e imbavagliato su una sedia a rotelle. Attraverso un laser montato sulla testa e un interruttore sulla mano destra, potete interagire con l’ambiente e indicare oggetti di interesse alla compagna di gioco, Katia, la quale agisce come l’estensione del giocatore nel mondo del gioco, eseguendo le azioni che indicate.

L’esperienza è costituita da una serie di stanze, ognuna delle quali presenta un enigma che deve essere risolto per avanzare. La comunicazione con Katia è fondamentale per risolverli. Ad esempio, il giocatore può indicare un oggetto con il laser e poi usare l’interruttore per far capire a Katia di interagire con esso.

Se il giocatore indica una soluzione errata a un enigma, può portare alla morte del personaggio di Katia. Questo elemento aggiunge un livello di tensione al gameplay, poiché gli errori hanno conseguenze significative. Il gameplay di Last Labyrinth è un mix di risoluzione di enigmi e interazione con l’IA.

La tensione aumenta man mano che si avanza nel gioco, con enigmi sempre più difficili e conseguenze più gravi in caso di errore. Come detto in Last Labyrinth il gameplay è basato principalmente su due elementi: la risoluzione di enigmi e la comunicazione non verbale con la tua compagna di gioco, Katia.

Ogni stanza nel gioco presenta un enigma unico che devi risolvere per avanzare. Questi enigmi possono variare ampiamente nella loro natura e difficoltà. Ad esempio, potreste dover manipolare oggetti fisici nell’ambiente, risolvere puzzle logici o dedurre soluzioni basate su indizi visivi o sonori. La curva di difficoltà aumenta man mano che avanzate nel gioco, con alcuni enigmi che richiedono una significativa abilità di problem solving e creatività.

Inoltre, la lentezza dell’azione e la necessità di aspettare che Katia esegua gli ordini può renderlo un gioco abbastanza lento, richiedendo pazienza da parte del giocatore. Dal punto di vista grafico, Last Labyrinth è da elogiare per i suoi dettagli e la sua atmosfera. I modelli poligonali di Katia e degli altri personaggi sono ben realizzati, con animazioni fluide e realistiche, specialmente quando interagiscono con gli oggetti nell’ambiente.

L’ambientazione del gioco è una lugubre magione, con stanze tetre e angoscianti. Le texture utilizzate per i pavimenti e le pareti, sebbene possano essere ripetitive a causa della natura ristretta degli ambienti, sono dettagliate e contribuiscono a creare un’atmosfera di tensione palpabile. I colori spenti degli sfondi danno vita ad un’atmosfera opprimente e snervante, in linea con i toni angoscianti della narrativa del gioco.

Sul fronte sonoro, non è presente una colonna sonora tradizionale, ci si affida ad echi e suoni ambientali per creare un senso di spazio e tensione. Questa scelta contribuisce a creare un’atmosfera immersiva e inquietante, che si adatta bene alla natura misteriosa e spaventosa del gioco.

La longevità di Last Labyrinth può variare a seconda del livello di abilità del giocatore e della sua propensione alla risoluzione degli enigmi. In generale, si stima una durata dalle 7 e le 10 ore per completare tutte le stanze e scoprire tutti i finali possibili. Tuttavia, c’è da considerare che alcuni enigmi possono essere particolarmente difficili, richiedendo più tempo del previsto per la loro risoluzione.

Il gioco incoraggia la rigiocabilità attraverso la scoperta di diversi finali, a seconda delle scelte fatte dal giocatore durante l’avventura. Last Labyrinth è un gioco adatto a coloro che apprezzano un ritmo lento e considerato, dato che una buona parte del tempo di gioco può essere trascorsa ad osservare, a riflettere sugli enigmi e a impartire ordini a Katia.

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