Leila è un’avventura narrativa in 2D sviluppata da Ubik Studios, uscita su Steam il 7 aprile 2025. Il gioco si presenta come un’esperienza punta-e-clicca intima, costruita intorno alla storia di Leila, una giovane donna che intraprende un viaggio nei meandri dei suoi ricordi d’infanzia per affrontare un passato complesso e doloroso. La struttura del gioco ruota attorno all’esplorazione dei luoghi dell’infanzia di Leila, presentati attraverso ambienti disegnati a mano con uno stile artistico delicato e malinconico. Il giocatore è chiamato a interagire con oggetti, fotografie e lettere, ricostruendo frammenti di memoria che gradualmente svelano una narrazione profonda e personale.
Le meccaniche sono semplici, ma non banali: non si tratta di un titolo incentrato su puzzle complicati o sfide tecniche, bensì su riflessione e immersione emotiva. La storia si dipana lentamente, lasciando spazio al silenzio, agli sguardi, ai dettagli che evocano sensazioni più che azioni. L’aspetto visivo è uno degli elementi più riusciti: sfondi acquerellati, animazioni morbide e un uso evocativo della luce accompagnano il giocatore in un mondo sospeso tra sogno e realtà. Il comparto sonoro, discreto e malinconico, rafforza l’atmosfera contemplativa del gioco, accentuando i momenti più intensi della narrazione.

Il gameplay di Leila si sviluppa attraverso una struttura punta-e-clicca estremamente lineare, ma efficace nel servire la narrazione. Il giocatore interagisce con l’ambiente cliccando su elementi significativi, come fotografie, oggetti personali e lettere, che permettono di sbloccare nuovi ricordi e frammenti della storia. Non vi è un inventario tradizionale né enigmi complessi da risolvere: l’attenzione è interamente rivolta alla progressione narrativa e alla scoperta emozionale. Una particolarità interessante è la possibilità di osservare le scene da diverse angolazioni o punti focali, dando un senso di intimità con i luoghi e i momenti che Leila rivive.
Questo espediente arricchisce la narrazione con piccoli dettagli ambientali che contribuiscono alla costruzione del mondo e del passato della protagonista. La durata complessiva del gioco si attesta intorno alle due ore, a seconda della velocità con cui si esplorano i ricordi. Il ritmo è volutamente lento, con pause significative che lasciano spazio alla riflessione. Questo può risultare un punto di forza per chi apprezza esperienze narrative meditative, ma potrebbe deludere i giocatori in cerca di dinamismo o varietà nel gameplay. L’assenza di fallimento o pressione temporale rende l’esperienza accessibile e contemplativa. Tuttavia, alcuni potrebbero percepire una certa ripetitività nelle meccaniche, soprattutto nella seconda metà del gioco, dove l’interazione rimane invariata.

La progressione è lineare, senza bivi narrativi o finali alternativi, elemento che rafforza la sensazione di seguire una storia già scritta, da ricomporre pezzo dopo pezzo. Questo approccio favorisce la coerenza del messaggio e della visione autoriale, ma potrebbe limitare la rigiocabilità per chi cerca esperienze più interattive o personalizzabili. Leila è un titolo accessibile anche a chi non ha grande familiarità con i videogiochi. L’interfaccia è intuitiva, i comandi sono minimi e la navigazione tra le scene è guidata, il che consente anche ai neofiti di immergersi facilmente nell’esperienza. Il gioco è disponibile con sottotitoli multilingua, rendendolo fruibile da un pubblico ampio.
Dal punto di vista tecnico, Leila è leggero e ben ottimizzato: non richiede un hardware potente e funziona senza problemi anche su configurazioni modeste. Questo lo rende adatto anche a chi gioca su laptop o su PC di fascia media, ampliando ulteriormente la sua accessibilità. Leila affronta tematiche universali, ma lo fa con una sensibilità rara: la perdita, la nostalgia, il rimpianto, il senso di colpa e il tentativo di ricostruire un’identità adulta a partire dalle fratture dell’infanzia. Il tono è sempre misurato, mai retorico, e il gioco riesce a emozionare senza forzature. Leila è un’opera videoludica che si colloca al confine tra gioco e racconto illustrato.

cnon è pensato per chi cerca azione o sfida, ma si rivolge a un pubblico che desidera vivere un’esperienza profondamente intima, riflessiva ed emotiva. La forza del titolo sta nella sua capacità di creare empatia e di trattare con delicatezza temi come il ricordo, la perdita, e l’identità. Nonostante la brevità, la storia ha una densità emotiva tale da lasciare un segno duraturo nel giocatore. Ogni dettaglio dalle animazioni ai suoni ambientali contribuisce a costruire un mondo narrativo coerente, poetico e struggente. È un’opera che si prende il tempo per dire qualcosa di autentico, e lo fa con una voce autoriale chiara, priva di orpelli ma ricca di significato.
La cura artistica emerge in ogni scena, rendendo ogni frammento di gioco una piccola illustrazione animata al servizio della memoria e dell’emozione. Leila è, in definitiva, un racconto interattivo che si avvicina più a una forma d’arte che a un prodotto d’intrattenimento convenzionale. Chi saprà entrare nel suo ritmo e lasciarsi trasportare dalla sua sensibilità scoprirà un’esperienza rara, toccante e umanamente significativa.

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