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Matchpoint Tennis Championships: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Per molti anni il Tennis è scomparso dal settore videoludico, lasciando spazio al calcio ed altri sport, fino a quando non avvenne l’anno del ritorno, dove furono lanciati Mario Tennis ed altri titoli realistici, per poi uscire nuovamente di scena, almeno fino ad oggi. A seguire la Recensione di Matchpoint Tennis Championships, il quale tenta di riportare alla luce uno degli sport più amati, dopo Tennis World Tour 2 e AO Tennis 2. Il titolo si apre con un menù piuttosto semplice, dove al suo interno troverere le modalità Carriera, Partita Rapida, Pratica, Tutorial e Allenamento, oltre naturalmente Online, quest’ultima per giocare in partite classificate o casuali contro altri giocatori da tutto il mondo o gli amici. Personalmente avrei optato per l’unificazione delle modalità Pratica, Tutorial e Allenamento, dato che si parla semplicemente di apprendere i comandi ed esercitarsi nel colpire la palla o effettuare il servizio, piuttosto che separarle, quasi a dare al giocatore la sensazione di avere più modalità a disposizione. Tolta questa strategia di marketing o specchietto per le allodole, si passa ai contenuti disponibili, 26 tennisti di cui 6 sbloccabili, roster che purtroppo vede l’assenza dei grandi come Federer, Nadal o Sharapova, giusto per citarne qualcuno, in favore dei neo arrivati nel mondo del Tennis.

Da elogiare però la possibilità di creare il proprio tennista, personalizzandolo grazie ad un ricco ma non troppo editor, dove potrete scegliere il tipo di abbigliamento ed altre caratteristiche. Solitamente in un gioco di tennis si sceglie non solo il tipo di campo ma anche la località, un pò come avviene con i giochi calcistici, offrendo al giocatore ampia scelta su dove giocare, Matchpoint invece si limita a soli tre tipi di campi, vale a dire in erba, in cemento o terra battuta, senza la possibilità di vedere un’anteprima, rendendoli selezionabili da una semplice lista, dove è possibile anche scegliere il numero di set, campi simili tra di loro se non fosse naturalmente per la diversità della superficie a disposizione sulla quale giocare, ma la vera e propria nota dolente del titolo risiede purtroppo nel Gameplay. Quando si gioca a Tennis, si pensa a movimenti scattanti, dall’correre sul campo al colpire la palla, come avveniva ai tempi del glioroso Virtua Tennis, invece in Matchpoint i movimenti sono piuttosto legnosi, robotici e imprecisi, colpire la palla vi darà la sensazione che il tutto sia guidato e che venga lasciato al giocatore il semplice premere un tasto, con un cursore piuttosto fastidioso ed obsoleto per indirizzare la palla nella parte corretta del campo avversario, ritrovandosi il più delle volte in svantaggio.

Certo, la pratica rende perfetti come si suol dire, e le meccaniche proposte rispondono alla domanda del perchè gli autori abbiano voluto separare le modalità menzionate, dove spenderete un pò di tempo per cercare di padroneggiare un gameplay piuttosto discutibile. In termini grafici come si comporta Matchpoint? Se il Gameplay ha i suoi difetti ed i contenuti non sono da meno, graficamente parlando non urla al capolavoro o realismo, con tennisti modellati ed animati in modo discutibile, dando a primo impatto la sensazione di trovarsi in un videogioco invece che puntare sul realismo della concorrenza, dove la somiglianza dei tennisti era impressionante e in alcuni momenti si aveva la sensazione di guardare una reale partita di tennis. Il malsano tentativo nel proporre una fresca esperienza tennistica a tutti gli amanti dello sport fallisce miseramente, proponendo un gioco ben lontano dal realismo, impreciso, povero in contenuti, lengoso e discutibile.

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