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Moss Book 1 e 2: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Con il lancio del PSVR 2, il celebre topolino della realtà virtuale è tornato con una collection che include entrambi i capitoli della serie, ed oggi voglio condividere con voi la Recensione di Moss Book 1 e 2. Immaginatevi di trovarvi all’interno di una fiaba interattiva ma in chiave ludica, nella quale dovrete controllare un piccolo topolino armato di spada, la cui missione è quella di salvare il regno dal malvagio di turno, in un’avventura suddivisa in capitoli, tra combattimenti, enigmi e narrativa. Nessuna abilità particolare o scudo a disposizione, durante gli scontri potrete contare sia sulla spada che sulle schivate per avere la meglio sui nemici, da eliminare tassativamente per proseguire. Esplorando gli scenari potrete interagire con gli oggetti per liberare il passaggio. Specchiandovi nell’acqua scoprirete la presenza di una creatura misteriosa che indossa una maschera, che altri non è che il giocatore. Camera statica con la possibilità di guardarsi attorno mediante il visore, senza la possibilità di ruotarla o zoomarla. Lo scopo ultimo è di completare un libro presente in una cattedrale, con una trama narrata da una voce femminile, un’avventura divisa in capitoli, selezionabili comodamente dal menu principale. Con il primo titolo gli autori hanno voluto portare il genere platform nella realtà virtuale, proponendo un’idea originale, rilassante, coinvolgente e immersiva.

Le avventure del topolino proseguono nel sequel, ambientato dopo la sconfitta di Sarffog e il salvataggio dello zio. Book 2 porta il giocatore in scenari inediti, con la missione di recuperare un cristallo necessario per la salvezza del regno, aggiungendo quel pizzico in più di fantasy che lo rende una vera e propria fiaba virtuale. Il primo capitolo è stato per lo più una sorta di esperimento in un periodo in cui la VR muoveva i primi passi su console, con Moss II gli autori si sono assicurati di garantire al giocatore la migliore esperienza possibile per un platform col visore, con quella marcia in più che mancava al suo predecessore. I mondi di gioco sono maggiormente dettagliati, ricchi di segreti e collezionabili da recuperare, oltre pericoli da affrontare, un’avventura che si vive tutta d’un fiato, come un appagante lettura delle fiabe del focolare. Certo, Moss II porta delle novità nella serie ma non abbandona la formula canonica con il quale è stato concepito. Pur vestendo i panni del piccolo topolino, la camera ha un che di isometrico il più delle volte, dando al giocatore la senzione di osservare il tutto dall’esterno, come un diorama che prende vita. Tra le novità menziono notevoli miglioramenti nei movimenti del protagonista, numerose armi aggiuntive, le quali variano non solo in estetica ma anche caratteristiche, ed un sistema di combattimento divertente e dinamico, frenetico e che si lascia piacevolmente apprezzare. Con le armi non potrete solo attaccare ma anche interagire con lo scenario per risolvere gli enigmi ambientali proposti.

Come gli equipaggiamenti anche i nemici ricevono migliorie e modifiche, con l’aggiunta di diversi inediti, ognuno con un proprio set di attacchi, combo e punti deboli. Da elogiare il lavoro svolto sia col DualSense che il PSVR 2 e Pulse 3D Wireless, garantendo al giocatore una totale immersione nell’esperienza. Sul fronte ambientazioni vi troverete ad attraversare foreste, castelli e villaggi medievali, scenari innevati e molti altri che sembrano usciti da un libro delle fiabe. Moss Book II presenta scenari che si lasciano piacevolmente apprezzare ed ammirare, grazie ad una buona cura dei dettagli. Trascorrerete del tempo ad esplorare, in cerca di segreti e collezionabili, vivendovi l’intera storia nel giusto tempo per raggiungere i titoli di coda. Se avete apprezzato il primo capitolo troverete ancora più interessante il sequel, grazie alla mole non indifferente di novità e miglioramenti implementati, mancanze evidenti fin dalle prime fasi nel primo capitolo. Moss Book II come anticipato non è giocabile senza visore, essendo stato concepito principalmente per il VR, dando quel senso di immersione al giocatore che lo rende un platform unico nel suo genere. Vi conquisterà fin da subito, sia che proveniate dal prequel che siate nuovi giocatori, una piccola avventura che vi porterà alla conclusione senza accorgervi del tempo trascorso indossando il visore.

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