La scorsa settimana Nintendo ha finalmente svelato Nintendo Switch 2, la console di nuova generazione in arrivo il 5 giugno 2025, lasciando i fan divisi tra entusiasmo e perplessità. Se da un lato c’è stato stupore per titoli originali come il nuovo e bizzarro Donkey Kong Bananza, dall’altro a fare notizia sono stati soprattutto i prezzi per la console e per alcuni giochi, come Mario Kart World. Un salto notevole rispetto alla generazione precedente, che ha acceso immediatamente il dibattito online.
Per comprendere meglio queste scelte, Bill Trinen, vicepresidente del reparto Player & Product Experience di Nintendo of America, ha risposto in un’intervista ai dubbi della community.
Una console più costosa
A spingere verso l’alto il costo della console ci sono diversi fattori, come spiega Trinen: “Viviamo in un’epoca in cui l’inflazione influisce su tutto: generi alimentari, tecnologia, costi dei materiali. Anche i dispositivi smart oggi sono molto più cari rispetto a quando sono apparsi per la prima volta nei primi anni 2000.”
Tra le novità che hanno inciso sul prezzo ci sono i nuovi Joy-Con, con sensori avanzati e controlli simili a quelli di un mouse, nonché funzioni di chat vocale integrate a livello di sistema. Secondo Trinen, queste funzionalità rappresentano un reale valore aggiunto e giustificano l’aumento del prezzo.
Differenze tra mercati: perché in Giappone costa meno?
Una delle critiche più forti riguarda il fatto che in Giappone Switch 2 costerà solo 49.980 yen, ovvero circa 343€, oltre 150 euro in meno rispetto all’Europa. Trinen ha chiarito che Nintendo adotta strategie di prezzo differenziate per territorio, basate su condizioni di mercato locali, cambi valutari e aspettative dei consumatori.
“Un consumatore medio potrebbe non essere consapevole delle differenze tra mercati,” ha detto Trinen. “In Giappone ci sono circostanze specifiche che ci hanno portati a offrire un prezzo più adatto a quel contesto.”
Influenza dei dazi e produzione spostata
Anche se Trinen non ha parlato direttamente delle tariffe imposte dagli Stati Uniti sotto l’amministrazione Trump, è evidente che le tensioni commerciali internazionali abbiano inciso. Nintendo ha già trasferito la produzione in Vietnam nel 2019 per evitare i dazi cinesi, ma proprio nel giorno della presentazione di Switch 2 è stata imposta una nuova tariffa del 46% anche sul Vietnam. Questo ha portato Nintendo a ritardare i preordini negli USA, probabilmente per ricalcolare l’impatto economico.
Giochi a 79,99€: un’eccezione o una nuova normalità?
Oltre al costo della console, anche i giochi Switch 2 subiranno un aumento. Mario Kart World e Donkey Kong Bananza arriveranno ad un prezzo più alto mai visto per titoli Nintendo al lancio.
Trinen ha difeso la scelta, sottolineando che Nintendo non applica un prezzo fisso universale, ma valuta caso per caso. “Il prezzo dei videogiochi è stato sorprendentemente stabile per decenni. Ho trovato una pubblicità del 1993 in cui Donkey Kong Country per SNES costava 59$. È passato davvero molto tempo.”
Secondo Trinen, Nintendo considera elementi come:
- Durata del gioco
- Ricchezza dell’esperienza
- Profondità delle meccaniche
- Valore percepito dal giocatore
Non tutti i giochi costeranno 79,99€, ma per quelli che offrono contenuti importanti e curati, il prezzo sarà adeguato al valore.
“Tears of the Kingdom su Switch aveva un prezzo più alto rispetto agli altri giochi, ma non significava che tutti i titoli successivi sarebbero costati di più. Stiamo seguendo lo stesso principio anche su Switch 2,” ha concluso Trinen.

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