Nintendo ha recentemente annunciato il lancio della sua nuova console, la Nintendo Switch 2, prevista per il 5 giugno 2025 al prezzo di $450 negli Stati Uniti. Questo rappresenta un aumento significativo rispetto al modello originale, che fu introdotto nel 2017 al prezzo di $300. Inoltre, alcuni giochi fisici per la nuova console, come il tanto atteso Mario Kart World, avranno un costo fino a $90, suscitando preoccupazioni tra i consumatori riguardo all’accessibilità economica di questi prodotti.
La situazione si complica ulteriormente a causa delle recenti politiche commerciali dell’amministrazione del presidente Donald Trump, che ha annunciato una nuova serie di dazi sulle importazioni. Queste tariffe includono un dazio universale del 10% su tutte le importazioni, oltre a tariffe specifiche per determinati paesi:
- Cina: 34%
- Vietnam: 46%
- Cambogia: 49%
Poiché gran parte della produzione della Switch 2 avviene in Vietnam e Cambogia, queste nuove tariffe potrebbero aumentare ulteriormente il costo della console negli Stati Uniti, potenzialmente portandolo oltre i $600.
Le aziende spesso trasferiscono il costo dei dazi ai consumatori finali attraverso aumenti di prezzo. Nintendo aveva già iniziato a spostare parte della produzione dalla Cina al Vietnam per mitigare gli effetti delle precedenti dispute commerciali. Tuttavia, l’espansione della produzione richiede tempo, e le nuove tariffe potrebbero influenzare i prezzi prima che tali aggiustamenti siano completati.
L’Associazione della Tecnologia di Consumo ha espresso preoccupazione riguardo a queste tariffe, avvertendo che potrebbero aumentare l’inflazione, causare perdite di posti di lavoro e portare a una recessione economica negli Stati Uniti. Resta incerto se queste tariffe saranno mantenute o se rappresentano una strategia per ottenere concessioni dai partner commerciali. Nel frattempo, Nintendo potrebbe cercare di assorbire parte dei costi per mantenere i prezzi competitivi, ma la portata di tale assorbimento è limitata.
Con la Switch 2 prevista per vendere 14,7 milioni di unità a livello globale nel primo anno, l’impatto di queste tariffe sul mercato statunitense potrebbe essere significativo, influenzando sia i consumatori che l’azienda.
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