Quando una console si rompe, molti di noi la mettono via con un sospiro malinconico, magari pensando a tutte le ore passate a giocare a Crash Bandicoot o Muppets Race Mania. Ma se ci fosse un modo per riportare in vita una PlayStation 1 originale, senza abbandonarla alla polvere o all’oblio? Ecco dove entra in scena nsOne, un progetto straordinario ideato dall’ingegnere Lornetio Brodesco.
nsOne è una scheda madre personalizzata per PS1, progettata per inserirsi perfettamente nel guscio grigio iconico della console originale. Non è una replica moderna come gli emulatori FPGA: nsOne accetta e integra i chip originali della PS1, inclusi la CPU, GPU, oscillatori e altri componenti critici. È, in sostanza, un trapianto di cuore elettronico che consente alla tua PS1 di vivere una seconda giovinezza.
Il nome nsOne significa “Not Sony’s One”, un modo ironico e affettuoso per sottolineare che Sony ha ormai voltato pagina, lasciando la scena retro ai suoi fan più appassionati. Brodesco, invece, ha investito mesi nello studio della motherboard originale, ricostruendola quasi da zero a causa della scarsità di documentazione ufficiale. Questo non è solo restauro, è reverse engineering di altissimo livello.
Il progetto ha già raccolto quasi 6.000 euro su Kickstarter, segno che l’interesse per la preservazione dell’hardware originale è ancora vivo. Brodesco aggiorna regolarmente i suoi sostenitori con dettagli sullo stato della produzione, rendendo trasparente ogni passo del percorso. Per molti è più di un progetto: è un atto d’amore per un’epoca del gaming che ha segnato un’intera generazione.

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