Tech Gaming
SOCIAL:
Filed under: Recensioni

Oculus Quest 2: Recensione e Screenshot

In questi giorni ho avuto modo di testare personalmente a distanza di tempo dal lancio gli Oculus Quest 2, dopo aver fatto il passaggio dai Rift S, visore per la realtà virtuale che purtroppo non viene più supportato come dovrebbe, a seguito della decisione di Facebook di focalizare tempo e risorse sullo sviluppo di esperienze per Quest 2. Sono sempre più gli sviluppatori che optano per la creazione di giochi per Quest 2 piuttosto che Rift S, dunque il passaggio al nuovo visore è in un certo senso obbligatorio. Il Quest 2 attualmente è il visore per la realtà virtuale definitivo e universale, da utilizzare non solo per esperienze proprie ma anche per i giochi PC lanciati in passato per i Rift S. Inizio subito affermando che ciò di cui vi parlerò e vedrete nelle immagini non è incluso nella confezione, dunque se come nel mio caso siete esigenti e miopi avrete bisogno di qualcosa in più oltre che il Quest 2.

Allo stato attuale il Quest 2 non è più acquistabile, almeno fino alla fine del mese, a seguito della decisione di Facebook di ritirarlo dal mercato per la sostituzione della mascherina in spugna con una in gomma, dopo aver ricevuto lamentele da persone che si sono ritrovate con la pelle irritata, cosa che fortunatamente a me non è mai successo, utilizzando visori fin dall’epoca dell’Oculus DK1. Nella confezione troverete l’Oculus Quest 2, un cavo USB per la ricarica, una coppia di controller con pacco batterie per l’alimentazione e naturalmente i manuali di istruzione. Come da foto le cose che ho acquistato separatamente e che non troverete nella confezione sono un paio di lenti graduate per miopi, un supporto per la testa simile a quello utilizzato da Sony con il PSVR e un cavo USB-C di 5m

Nel primo caso si tratta di lenti esclusivamente per miopi che potete acquistare su Amazon, indicando naturalmente anche la gradazione, sia per l’occhio destro che sinistro. Nella confezione troverete una sola lente, dunque la spesa complessiva è di circa 40€ per una coppia di lenti, rossa per l’occhio sinistro e blu per il destro. Ovviamente non siete obbligati ad acquistarle, è solo una comodità personale nel caso in cui non vogliate utilizzare gli occhiali da vista o per proteggere sia le lenti del visore che degli occhiali da eventuali graffi. L’installazione è piuttosto rapida e semplice, vi basterà prima di tutto posizionare i supporti, dopo di che poggiare sugli stessi le lenti, la cosa interessante è che essendo magnetiche potete rimuoverle in qualsiasi momento, nel caso in cui vogliate far utilizzare il visore ad altri. Una soluzione che ho trovato piuttosto comoda, poter usare il visore senza occhiali. La seconda cosa che potete acquistare su Amazon è un cinturino Elite, il quale sostituisce quello a strappo incluso nella confezione. Una volta installato potete stringere o allentare il cinturino mediante una ruota posizionata nella parte posteriore, come avviene appunto con il PSVR, sconsiglio di optare per soluzioni alternative più economiche e che non sono ufficiali.

E come ultima cosa che potete acquistare su Amazon vi è un cavo USB-C di 5m, l’ideale se volete collegare il Quest 2 al PC per riprodurre giochi senza fare affidamento sulla funzione Airlink via Wireless. Collegando il visore al PC potrete utilizzare per l’appunto esperienze pensate per Rift S direttamente nel Quest 2 tramite lo Streaming, dunque senza scaricare o installare giochi nella memoria interna. Il visore per la realtà virtuale supporta la connettività Bluetooth oltre che Wireless, potrete quindi collegare Cuffie Bluetooth per avere un’audio più immersivo durante il gioco. Una volta acceso dovrete configurarlo collegandolo ad una rete, aggiornandolo, scegliendo la lingua ed altri settaggi, come il confine, la posizone del pavimento e l’area di gioco nella quale vi muoverete. Se è la prima volta che usate un VR dovete sapere che potete giocare in qualsiasi stanza della casa senza il pericolo di urtare la mobilia, sia perchè il Quest 2 è dotato di diverse camere che per la posizione di limiti oltre i quali il visore vi sconsiglierà di proseguire. Configurato il VR vi troverete nella vostra stanza personale, la quale può essere personalizzata con uno dei temi scaricabili gratuitamente dallo Store.

Tramite la stanza potete accedere al negozio dei giochi e applicazioni, impostazioni ed altri settaggi e personalizzazioni utili per rendere l’esperienza in VR più personale possibile. Oculus Quest 2 non condivide gli acquisti con Rift S e viceversa, l’unico modo per riprodurre giochi VR del Rift S su Quest 2 è via Airlink. Se ad esempio avete acquistato in passato un gioco per Rift S sullo store, questi risulterà a pagamento nel Quest 2. Nella confezione come anticipato troverete una coppia di controller, i quali seppur comodi e precisi possono essere sostituiti dalle proprie mani, abilitando una funzionalità BETA, la quale permette al visore mediante le telecamere di tracciare le mani, rendendole per l’appunto dei controller. Se provenite dai Rift S non noterete alcuna differenza nei controller, essendo bene o male gli stessi ma di colorazione diversa. Comodi da impugnare ed utilizzare per lunghe sessioni, dotati di un cinturino da stringere ai polsi per evitare la caduta accidentale. Da elogiare anche il comparto audio del VR, il quale permette di giocare senza l’ausilio di cuffie esterne, nonostante quest’ultima soluzione sia consigliata per un’esperienza più immersiva possibile. Il Quest 2 supporta sia Cuffie Bluetooth che via Jack, tramite l’apposito connettore presente sul visore, con la possibilità di regolare l’audio mediante dei pulsanti. A differenza dell’Oculus Go purtroppo non è presente il regolatore della gradazione, dunque come anticipato dovrete usare gli occhiali o le lenti di cui vi ho parlato.

Rispetto ai Rift S, i quali si appoggiano all’Hardware del PC per funzionare, i Quest 2 sono indipendenti, ciò comporta anche l’aumento del peso, che avvertirete sopratutto dopo lunghe sessioni. Il visore non essendo alimentato via PC dispone di una batteria interna da ricaricare mediante l’apposito Cavo USB, con la possibilità nel caso in cui acquistiate quello da me consigliato, di ricaricare il VR mentre giocate. La risoluzione rispetto i Rift S è maggiore, con un lieve calo di qualità nei giochi Rift S via Airlink, se giocati mediante la connettività wireless, e qualche calo di framerate che dipende unicamente dalla vostra connessione, per questo l’uso del cavo USB-C è consigliato. Da elogiare invece la qualità con i giochi Quest 2, graficamente dettagliati quanto fluidi da giocare, nulla da invidiare ai giochi Rift S, a dimostrazione del lavoro svolto da Facebook per rendere il visore per la realtà virtuale il definitivo e universale.

Condividilo