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Suicide Guy: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Correva l’anno 2017 quando il piccolo studio italiano Chubby Pixel propose un titolo fuori dal comune, che nella sua semplicità riusciva a divertire e intrattenere il giocatore per l’intera durata. Nel corso del tempo abbiamo assistito al lancio di svariate versioni del titolo di cui vi parlerò quest’oggi.

Come suggerisce il nome stesso del gioco, in Suicide Guy lo scopo ultimo è il suicido, ebbene si, se solitamente in un gioco si cerca di evitare la morte e quindi il gameover, in Suicide Guy dovrete abbracciare la vostra fine per poter completare ciascun livello che compone l’avventura.

Nel gioco vestite i panni di un uomo barbuto, il quale mentre trangugia la sua birra seduto sul divano, si addormenta davanti al televisore, e la birra inevitabilmente gli scivola tra le mani, per evitare che cada a terra dovrete fare tutto ciò che è in vostro potere per risvegliarvi dal sonno, suicidandovi.

Suicidarsi in un sogno equivale a svegliarsi, o almeno questa è l’idea del panciuto e barbuto omone, ma non ha fatto i conti con i sogni nei sogni. Dopo il primo suicidio invece di risvegliarvi, vi rivoerete in una caffetteria degli anni 50, la quale funge da lobby per l’accesso a tutti i mini sogni proposti, nei quali dovrete sempre trovare un modo differente ed originale per farla finita.

Il più delle volte i sogni richiamano vecchi e iconici giochi come Super Mario bros, Film ed altre situazioni esilaranti, la domanda da porsi all’inziio di ciascun livello è “come mi ammazzo questa volta?” Un treno in corsa? perchè non prenderlo in pieno? un grattacielo? bhe, forse dovremo buttarmi di sotto, all’incirca questo sarà il vostro ragionamento per l’intera durata del gioco, la quale si attesta sulle 3 ore circa.

Se il gioco base era divertente e coinvolgente, la versione VR aggiunge quel pizzico in più di immersività che rende il titolo unico nel suo genere, dopotutto vedere un treno che vi viene contro alla massima velocità, è uno spettacolo che probabilmente non vorrete perdervi. Farla finita in ogni livello, indossando il visore, rende Suicide Guy davvero immersivo.

In ogni sogno però dovrete compiere una serie di azioni per poter arrivare alla morte del protagonista e risvegliarvi nuovamente nella caffetteria, per poi dirigervi al sogno successivo e cosi via dicendo, fino a quando non aprirete la porta di uscita che vi separa dalla birra che vi attende dall’altra parte della strada.

Graficamente parlando il titolo è un 3D colorato, il quale richiama lo stile che il team di sviluppo adotta nei suoi giochi, il tutto condito da una colonna sonora che varia di sogno in sogno, e che può essere disattivata interagendo con una radiolina rossa. Immediato, esilarante ed originale, coinvolgente quel tanto che basta da farvi dimenticare di trovarvi in realtà nella vostra camera.

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