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The Dark Eye Chains of Satinav: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Dopo avervi parlato di TOHU, quest’oggi voglio condividere con voi la Recensione di The Dark Eye Chains of Satinav, l’ultimo capolavoro per console di Daedalic Entertainment, software house specializzata nello sviluppo di avventure grafiche.

Silence, Deponia, The Whispered World, The Night of the Rabbit, potrei stare tutto il giorno a citare capolavori prodotti dal noto studio di sviluppo, ma quest’oggi invece vi parlerΓ² di un‘avventura grafica lanciata recentemente su console ma disponibile dal lontano 2012 su PC Steam.

The Dark Eye Chains of Satinav vi porta nel paese di Andergast, i cui abitanti sono superstiziosi. Mentre il Re attende il rappresentante di un regno vicino per instaturare una pace, una tremenda pestilenza di corvi invade il paese attaccando gli abitanti. Il sovrano fa convocare un abile cacciatore di uccelli la cui reputazione Γ¨ tutt’altro che brillante, per risolvere il problema.

Un compito apparentemente semplice porterΓ  il protagonista a vagare per le terre all’esterno del regno. Questa Γ¨ la nuova avventura che Daedalic Entertainment propone ai suoi giocatori su console. Certo il punta e clicca Γ¨ sempre consigliabile giocarlo su PC o un dispositivo dotato di touchscreeen come la Nintendo Switch, uno smartphone o meglio ancora un tablet, tuttavia anche su Xbox Series si comporta egregiamente, con una buona ottimizzazione dei controlli.

A differenziarlo dai tanti giochi del genere prodotti sempre dalla stessa casa, vi Γ¨ un comparto grafico unico ed originale, accattivante e coinvolgente, il quale sembra uscito da un dipinto. Dopo aver dunque visto capolavori come Deponia e tanti altri, lo studio abbandona il cel-shading in favore di uno stile piΓΉ maturo ma pur sempre fiabesco. Questa volta per spostare il personaggio nella scena non bisognerΓ  cliccare in uno specifico punto ma Γ¨ possibile affidarsi allo stick analogico per farlo.

Avvicinandosi ad un oggetto o personaggio presente nell’ambientazione sarΓ  possibile interagire in 3 differenti modi, i classici azione, osserva o utilizza oggetti presenti nell’inventario. A tal proposito in qualsiasi momento con l’apposito tasto si richiama quest’ultimo, con la possibilitΓ  di analizzare, combinare ed usare i vari oggetti. Da elogiare il duplice utilizzo dell’inventario, sia in modalitΓ  estesa che compatta. E come accade in ogni punta e clicca vi ritrovete a interagire con tutto e su tutti per trovare la soluzione.

Purtroppo perΓ² a differenza di capolavori come Broken Sword, si sa che le opere di Daedalic non sono in italiano, almeno in doppiaggio, potete perΓ² sempre consolarvi con i sottotitoli. Ho decisamente apprezzato l’ottimizzazione dei controlli su Xbox Series, con un’ottima disposizione degli stessi, al fine di rendere meno frustrante possibile il gioco a chi Γ¨ abituato con il mouse. Oltre i vari oggetti che Γ¨ possibile raccogliere ed utilizzare nel corso dell’avventura, potrete fare affidamento sulle abilitΓ  magiche del protagonista, il quale Γ¨ in grado di rompere degli oggetti dalla distanza, al fine di distrarre dei personaggi e non solo.

The Dark Eye Chains of Satinav Γ¨ esilarante, riflessivo, e apparentemente scontato in alcuni enigmi, portandovi via diverso tempo il piΓΉ delle volte per cercare una possibile soluzione. Andrete spesso avanti e indietro per gli scenari per recuperare oggetti, dialogare con personaggi e interagire con elementi ignorati in precedenza o le cui azioni sono rese possibili solo dopo aver raccolto il necessario. Inutile dirvi che quando dialogherete con ciascun popolano incontrato avrete diverse scelte a disposizione per addentrarvi al meglio nella trama o semplicemente recuperare il necessario per raggiungere i titoli di coda.

Se siete appassionati delle opere di Daedalic, non resterete delusi, Chains of Satinav vi conquisterΓ  con il suo stile grafico originale, la colonna sonora che sembra uscita dall’epoca medioevale ed una storia mai banale o scontata, il tutto arricchito da ambientazioni che si lasciano ammirare, ed una caratterizzazione dei personaggi che li diversifica al meglio, conferendogli una personalitΓ  propria.

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