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Evil West: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Il male non dorme mai ma sanguina nel vecchio e selvaggio West. Con questa introduzione oggi voglio condividere con voi la Recensione di Evil West, uno sparatutto action in terza persona, ambientato nel farwest, dove vampiri ed altre mostruosità seminano morte e distruzione tra l’umanità, l’unica salvezza naturalmente siete voi, armati di tutto punto e pronti a far esplodere gli avversari come pertardi per il giorno di Capodanno, con galloni di sangue che scorrono a fiumi.Nel corso dell’avventura vestirete i panni di un cacciatore solitario, con la possibilità di affrontarla in co-operativa, sbloccando nuovi vantaggi per evolvere le capacità del protagonista, potenziando le armi e gli strumenti a disposizione, al fine di sconfiggere con modi sempre più spettacolari, violenti e distruttivi le minacce. Il gioco si apre con una tipica scena da farwest, nella quale dovrete far fuori le prime orde di mostri con l’arsenale a disposizione, optando inizialmente solo per le mani nude e successivamente anche le bocche di fuoco. Avrete a disposizione pugni elettrici, fucili, revolver e gli oggetti di scena a vostro vantaggio, per trucidare gli avversari come meglio ritenete opportuno. Evil West si suddivide tra esplorazione e combattimento, correrete, schiverete, attaccherete e naturalmente utilizzerete la frusta a disposizione per raggiungere luoghi distanti.

Non mancano all’appello collezionabili da recuperare e valuta o materiali da investire nello sblocco di nuove abilità e potenziamento dell’equipaggiamento in dotazione, attraverso gli appositi alberi. Immaginate un Gears of War ambientato nel West ed avrete un’idea di cosa vi attende in Evil West.Un gioco d’azione e avventura in terza persona, distruttivo e frenetico, che non lascia spazio alle coperture per favorire approcci diretti, quando l’arma non parla saranno i pugni a concludere una discussione, con raffiche di micidiali colpi, seguiti da prese e bonus vari, per elettrizzare, carbonizzare ed applicare altri effetti alle vittime, per lo più vampiri e mostruosità del sottosuolo, come se la Transilvania di Dracula in realtà fosse un arido deserto con cactus, saloon e diligenze. Purtroppo non è un open world, l’avventura si svolge in una decina di livelli o missioni che dir si voglia, nelle quali partirete da un punto per arrivare alla destinazione, trucidando ogni cosa capiti a tiro, raccogliendo oggetti utili al caso e assistendo a battute esilaranti tra i personaggi, con un umorismo che sembra uscito da un capolavoro di SUDA 51. Le ambientazioni che visiterete ed esplorerete sono le più disparate, con le immancabili boss fight, pensate per intrattenervi qualche minuto più del previsto, durante le quali bisognerà attuare la migliore strategia per sconfiggere il nemico di turno.

Ho apprezzato la diversificazione delle abilità e migliorie da sbloccare, suddivise in personaggio e potenziamenti, con l’aggiunta di una schermata dedicata ai bonus piuttosto generosa, le cose sbloccabili sono numerose ed impiegherete tempo per ottenerle tutte. Interessante anche la possibilità di rigiocare una delle missioni in qualsiasi momento, avendo a disposizione un quadro generale dei collezionabili raccolti e quelli mancati. Non poteva di certo essere assente la possibilità di selezionare la difficoltà, la quale va da Storia a Normale ed Evil, in grado di mettere alla prova le abilità del giocatore ed offrire un pizzico di sfida pur nel caso in cui si opti per favorire la trama. In qualsiasi momento tramite l’hud potete tenere d’occhio la vita, la barra dell’abilità, gli equipaggiamenti a disposizione ed altro ancora, nascondendo anche il tutto per un’esperienza più immersiva. Evil West sfoggia un comparto grafico che è più simile come detto ad i primi Gears o altri capolavori firmati Epic Games che al fotorealismo, con doppiaggio in inglese ed una colonna sonora da fare invidia a Brutal Legend. Ad ogni modo si tratta di un’esperienza divertente, originale e che merita di essere giocata per l’intera durata, sia in singolo che co-operativa.

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