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Hana e Alice: Recensione, Trailer e Screenshot

Vi è mai capitato di vedere un’Anime e di non comprendere pienamente la trama e del perchè accadono determinati eventi? Ciò porta lo spettatore a vedere e rivedere l’opera cercando di fare luce sul significato della storia raccontata, del motivo che ha spinto il suo autore a scegliere tematiche specifiche e del vero significato dell’intera opera, è quanto accaduto con l’Anime di cui vi parlerò quest’oggi, a seguire dunque la Recensione di Hana e Alice. Vi dirò che inizialmente ho faticato a inquadrare l’opera, la quale appare confusionaria, di comprensione discutibile e dallo stile decisamente unico nel suo genere, non è un horror, una commedia o un film sentimentale, è qualcosa che pur avendo tematiche macabre per certi versi, scende in profondità, mettendo in risalto la vita di due studentesse delle medie, alle prese con un misterioso e apparente omicidio, narrandolo nella maniera più complessa possibile. La trama è la seguente, una giovane di nome Tetsuko Arisugawa, si trasferisce in una nuova scuola, dove stando a delle dicerie, un anno prima nella sua sezione uno studente etichettato con il nome di Giuda è stato ucciso da una delle quattro Giuda.

Ci tengo a sottolineare che il Giuda a cui fa riferimento l’opera è lo stesso della Bibbia, colui che tradì Gesù, vendendolo per 30 denari, l’Anime attribuisce dunque lo studente scomparso ad una sorta di traditore, il cui assassino è allo stesso tempo anche egli tale. La vicina di casa di Tetsuko (Alice) il cui nome reale è Hana, vive segregata nella sua dimora dal nome Villa Fiorita, le due faranno la rispettiva conoscenza quando Alice si intrufolerà nell’abitazione di Hana per scoprire cosa sa sul conto di Giuda e del perchè non esce dalla propria dimora. Da questo stralcio di trama avrete intuito che come detto la storia è particolarmente complessa da comprendere, e che rivedendola più volte si colgono sfumature che d’apprima erano passate inosservate, cruciali per comprendere al meglio ciò che l’autore ha voluto raccontare. Nell’edizione Bluray è presente un libricino che include il commento di Makoto Shinkai, la descrizione dei personaggi, l’intervista a Shunji Iwai ed una lunga serie di informazioni che potrebbero aiutarvi a comprendere meglio l’Anime.

Francamente ammetto che inizialmente sono rimasto indifferente durante la visione, il modo in cui viene narrata la trama può davvero confondere le idee dello spettatore, seppure ho apprezzato lo stile di disegni ed animazioni fin dai primi minuti, un’opera che contrariamente a quanto avviene solitamente, pone l’accento su due protagoniste ma in certi momenti mettendole sotto un riflettore secondario, quasi a dare spazio a personaggi che pur facendo da contorno sono necessari per approfondire tematiche particolarmente delicate e complesse. Hana e Alice è un’Anime particolare, originale e unico nel suo genere, che va indubbiamente compreso per cogliere al meglio ogni sua sfumatura.

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