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Lies of P censurato per un messaggio offensivo, ecco di che si tratta

Lies of P, il tanto atteso videogioco, ha attirato l’attenzione di molti sin dalle prime fasi della sua campagna pubblicitaria. Una delle immagini promozionali più discusse è stata quella di un burattino crocifisso e senza testa, con un cartello enigmatico che recitava “APAB“. Tuttavia, di recente, il Game Director Ji-Won Choi ha svelato il significato di questa misteriosa sigla e il motivo per cui è stata rimossa dalla versione finale.

“All Puppets are Bastards”: Un Gioco di Parole Controverso

In un’intervista esclusiva rilasciata a Sports Illustrated nella sezione dedicata ai videogiochi, Ji-Won Choi ha rivelato che “APAB” stava a significare “All Puppets are Bastards“. Questo gioco di parole richiama l’acronimo più noto “ACAB“, che sta per “All Cops Are Bastards”, slogan che ha assunto una forte connotazione politica negli ultimi tempi.

La Versione Alpha e il Cambiamento di Direzione

Choi ha spiegato che questa immagine faceva parte dell’immaginario crudo della versione alpha del gioco. Tuttavia, il team ha deciso di rivedere alcuni contenuti per evitare controversie. Il cartello con la scritta “APAB” è stato sostituito con l’imperio “Purge Puppets“, una scelta che rispecchia l’impegno del team a garantire che il mondo del gioco possa essere interpretato senza ambiguità.

Il Rispetto per la Comunità di Giocatori

“Volevamo che il mondo che abbiamo progettato fosse interpretato dai giocatori esattamente come lo intendevamo noi, perciò abbiamo eliminato i fattori che avrebbero potuto rappresentare un rischio”, ha dichiarato Choi. “Rispettiamo tutti coloro che potrebbero voler giocare a questo gioco e volevamo che tutti ne traessero la migliore esperienza.”

Nonostante queste modifiche, il gioco promette comunque di offrire una sfida avvincente ai giocatori.

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