Il 2024 ha preso il via con una serie di colpi duri per gli sviluppatori di videogiochi, con una continua ondata di licenziamenti che sembra non avere tregua. Questa tendenza preoccupante ha già visto oltre 2mila professionisti del settore perdere il loro impiego, e l’ultimo colpo arriva da Riot Games, noto per il celebre League of Legends.
Riot Games, con ambizioni di espandere ulteriormente il proprio brand, aveva intrapreso un progetto ambizioso di diversificazione, cercando di oltrepassare i confini del MOBA e di introdurre titoli single-player attraverso la divisione Riot Forge. Tuttavia, le cose non sono andate secondo i piani.
La divisione Riot Forge è stata ufficialmente chiusa, portando al licenziamento di ben 530 dipendenti, rappresentando un significativo 11% della forza lavoro di Riot Games. Questa notizia giunge come uno shock per la comunità dei giocatori e gli appassionati del brand, poiché Riot Games aveva inizialmente puntato su una diversificazione dei progetti per mantenere la freschezza del proprio catalogo.
In un’email inviata ai dipendenti, Riot Games ha spiegato che la decisione di ridimensionare la forza lavoro è stata motivata da una scommessa troppo ambiziosa su numerosi progetti, che ora si sono rivelati insostenibili dal punto di vista finanziario. La compagnia ha ammesso che il loro entusiasmo nel 2019 li ha portati a impegnarsi su troppi giochi, molti dei quali non hanno ottenuto il successo sperato.
“Abbiamo scommesso su troppi progetti in seguito all’espansione del 2019; ora ci sono troppi giochi in sviluppo, ma molti di essi non hanno ripagato le attese. I nostri costi sono aumentati al punto da essere diventati insostenibili, lasciandoci senza alcuno spazio per sperimentare o fallire, il che è di vitale importanza per una compagnia creativa come la nostra. Tutto ciò mette a rischio il cuore della nostra attività,” si legge nell’email.
La chiusura di Riot Forge è solo la punta dell’iceberg. Altri team interni di Riot Games subiranno ristrutturazioni, con Legends of Runeterra, il gioco di carte ispirato a League of Legends, che vedrà un significativo ridimensionamento del supporto a seguito di prestazioni al di sotto delle aspettative.
Questa serie di licenziamenti non solo colpisce duramente gli sviluppatori che si ritrovano senza lavoro, ma solleva anche domande fondamentali sull’industria dei videogiochi. Riot Games ha dichiarato che la decisione di ridimensionare è una necessità, non un modo per soddisfare gli azionisti, sottolineando l’urgente necessità di rivedere i costi insostenibili che affliggono l’intera industria.
L’industria dei videogiochi ora si trova di fronte a una dura realtà: i costi sono fuori controllo, e le decisioni aziendali stanno avendo un impatto diretto sugli sviluppatori. È tempo che l’intera comunità rifletta su come affrontare questa sfida, garantendo un ambiente sostenibile e favorevole alla creatività, mentre si salvaguarda il cuore pulsante dell’industria dei videogiochi.
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