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SEGA annuncia licenziamenti per Marzo 2024

Sotto la pressione di un mercato videoludico sempre più volatile, SEGA of America ha recentemente annunciato l’imminente licenziamento di 61 dipendenti, una decisione che avrà effetto a partire dall’8 marzo 2024. Questo annuncio ha scosso l’industria, portando all’attenzione delle sfide economiche che molte aziende del settore stanno affrontando nel corso di quest’anno.

Attualmente con circa 440 dipendenti, la perdita di 61 lavoratori rappresenterebbe teoricamente il 13% della forza lavoro di SEGA of America. Mentre l’azienda non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale in merito, fonti interne suggeriscono che non ci sarà alcun colpo di scena positivo, riflettendo l’andamento poco favorevole del 2024 per l’azienda.

Questo annuncio si inserisce in un contesto più ampio, poiché i licenziamenti nel settore dei videogiochi hanno raggiunto livelli preoccupanti in un breve periodo di tempo, superando già il totale dell’intero 2023 nei primi mesi del nuovo anno. Grandi aziende, tra cui Xbox, sono coinvolte in questa tendenza, con la rimozione di quasi duemila persone in vari reparti della divisione gaming, inclusi addetti alla produzione e distribuzione delle copie fisiche dei giochi.

L’impatto di questi licenziamenti non si limita alle persone coinvolte, ma si estende anche ai progetti in corso presso gli studi. Un esempio notevole è il caso di Eidos-Montreal, che ha cancellato il lavoro sul nuovo Deus Ex, gettando ombre sul futuro di uno dei franchise più amati. Allo stesso modo, Embracer Group ha deciso di licenziare numerosi sviluppatori del team, indicando una tendenza preoccupante di interruzioni progettuali.

Il settore dei videogiochi, notoriamente instabile, sta affrontando sfide economiche senza precedenti nel 2024. Le aziende si trovano a navigare tra una serie di fattori, tra cui l’evoluzione delle tecnologie, le richieste sempre crescenti dei giocatori e le difficoltà economiche globali. In questo contesto, i licenziamenti stanno diventando una soluzione dolorosa, ma apparentemente inevitabile, per molte aziende che cercano di adattarsi a un ambiente in costante cambiamento.

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