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Starfield: Bethesda risponde alle accuse di essere pigra

Starfield, l’ambizioso gioco di ruolo spaziale di Bethesda, ha recentemente ricevuto un atteso aggiornamento, segnando l’inizio di un processo mirato a trasformarlo nel titolo di riferimento che i fan desiderano. Tuttavia, le tempistiche di rilascio delle patch ufficiali hanno alimentato un acceso dibattito sulla pazienza dei giocatori e sulle strategie di sviluppo del team.

I giocatori, in particolare coloro che hanno acquistato Starfield e i membri di Game Pass, hanno atteso a lungo l’aggiornamento che prometteva migliorie e fix. Il rilascio, però, ha sollevato interrogativi sulla tempistica della squadra di sviluppo di Bethesda.

Bethesda è rinomata per il robusto supporto alle mod nei propri giochi, offrendo una soluzione spesso più rapida rispetto alle patch ufficiali per risolvere bug e migliorare l’esperienza di gioco. Questo fenomeno si è manifestato anche con Starfield, dove le mod hanno anticipato i fix ufficiali.

In risposta alle critiche sul ritardo delle patch, gli sviluppatori di Bethesda hanno spiegato che il processo di certificazione e localizzazione, specialmente sulle console, richiede un tempo considerevole. La beta è stata resa disponibile solo per gli utenti Steam, evidenziando ulteriori sfide logistiche.

Bethesda ha adottato un approccio strategico, raggruppando i fix in aggiornamenti più ampi con obiettivi specifici. Questo processo, sebbene più lungo, mira a garantire una migliore testabilità delle nuove build e a ridurre gli “effetti collaterali” che spesso seguono gli aggiornamenti rapidi.

Il confronto con altri studi, come Larian Studios con Baldur’s Gate 3, evidenzia differenti approcci al rilascio di fix. Mentre alcuni preferiscono hotfix immediati per risolvere bug segnalati dagli utenti, Bethesda opta per una strategia più ponderata, mirando a minimizzare gli inconvenienti post-aggiornamento.

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