A fine novembre, l’annuncio della chiusura di Free Radical da parte di Embracer Group ha segnato la fine dei lavori sul tanto atteso nuovo capitolo di TimeSplitters. L’intera serie sembra destinata a restare nel passato per un futuro prossimo, ma emergono interessanti dettagli sul progetto cancellato, svelando la sua natura e l’evoluzione della sua concezione.
Secondo quanto riportato da Free Radical Archive, una fonte affidabile per i fan di TimeSplitters, inizialmente il nuovo gioco era stato immaginato come un battle royale free-to-play. Un insider anonimo, intervistato dal portale, ha rivelato che il reboot di TimeSplitters avrebbe offerto modalità come deathmatch, deathmatch a squadre e cattura la bandiera. Si prevedeva anche l’introduzione di microtransazioni per l’acquisto di nuovi personaggi e skin alternative.
Tuttavia, sembra che Free Radical fosse riluttante a seguire questa direzione. Nonostante la pressione dal publisher iniziale, Deep Silver, e la mancanza di alternative chiare, il team non era convinto di questa impostazione, nonostante l’apparente interesse del pubblico.
Successivamente, durante lo sviluppo, Free Radical avrebbe deciso di abbandonare l’idea del battle royale, dirigendosi invece verso un approccio più fedele alle radici della serie. L’obiettivo diventò un gioco single player, orientato al remake di TimeSplitters 2, con elementi presi anche dai precedenti capitoli. La storia avrebbe offerto una nuova interpretazione degli eventi narrati nel secondo episodio.
Tuttavia, la veridicità di queste informazioni resta incerta, provenendo da una fonte anonima, e con la cancellazione del progetto a seguito della chiusura di Free Radical, sarà difficile confermare o smentire tali dettagli. Le immagini trapelate del TimeSplitters cancellato sono tutto ciò che rimane, un povero conforto per gli appassionati in attesa del ritorno di questa amata serie.
Il futuro di TimeSplitters rimane incerto, ma resta la speranza che in qualche modo possa ritornare nell’universo videoludico con nuove avventure, magari reinterpretando la sua eredità in modi inaspettati.
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