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Ubisoft in ginocchio: 900 GB rubati da un Cracker

Il 20 dicembre ha segnato un altro colpo alla sicurezza digitale, poiché un individuo ancora senza nome è riuscito a penetrare nei server di Ubisoft, mettendo le mani su un’enorme mole di dati, stimati intorno ai 900GB. Il cracker è rimasto inosservato all’interno dei sistemi aziendali per circa 48 ore, prima che le autorità di sicurezza rilevassero la violazione e interrompessero l’accesso.

Ubisoft ha confermato l’incidente, affermando di essere al corrente della situazione e di aver avviato indagini approfondite per comprendere la portata e le circostanze del furto. Tuttavia, al momento, l’azienda non ha fornito dettagli specifici sulla questione.

Le prime tracce del furto sono emerse online sotto forma di immagini raffiguranti strumenti di sviluppo interni e software aziendali. Secondo quanto riferito dall’autore del furto, i dati sottratti riguardavano i server di Ubisoft SharePoint, Microsoft Teams, Confluence e MongoDB Atlas. Il presunto obiettivo era accedere ai dati degli utenti di Rainbow Six: Siege, sebbene l’azione sia stata intercettata prima che ciò avvenisse.

Questo episodio rappresenta il terzo attacco subito da Ubisoft negli ultimi anni. Nel 2020, una fuga di informazioni rivelò parte del codice sorgente di Watch Dogs, seguita nel 2022 da altri furti che coinvolsero giochi, sistemi e servizi dell’azienda. L’evento solleva interrogativi sulla sicurezza informatica dell’industria videoludica e porta alla mente altri casi gravi come quello che ha coinvolto Insomniac Games, il quale ha recentemente scosso l’intera comunità videoludica.

L’attenzione ora si sposta sulle indagini in corso e sulle potenziali conseguenze di questo furto di dati per Ubisoft e per gli utenti coinvolti. Si spera che le misure di sicurezza informatica vengano rafforzate non solo da Ubisoft, ma anche da altre aziende del settore, al fine di proteggere le informazioni sensibili e la privacy degli utenti. Resta da vedere quali saranno le prossime mosse dell’azienda e se questo evento accelererà l’adozione di nuove e più robuste politiche di sicurezza digitale nell’industria del gioco.

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