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Ubisoft paga poco: Alcuni studi di sviluppo scioperano

Ubisoft, si trova nuovamente sotto i riflettori per una controversia interna che sta scuotendo le fondamenta dell’azienda. Dopo il devastante attacco hacker subito alla fine del 2023, che ha compromesso la sicurezza dei dati dell’azienda, Ubisoft affronta ora una protesta da parte di tre dei suoi team francesi a causa di salari considerati eccessivamente bassi dai dipendenti.

Organizzato attraverso il Syndicat des Travailleurs et Travailleuses du Jeu Video (STJV), lo sciopero è iniziato all’inizio di febbraio a seguito dell’insoddisfazione per il mancato accordo sul miglioramento delle condizioni retributive dei dipendenti. “Nonostante gli sforzi del sindacato per trovare un compromesso equo, le trattative si sono interrotte. La dirigenza ha offerto ai dipendenti un budget per gli aumenti inferiore all’inflazione per il secondo anno consecutivo, al fine di raggiungere gli obiettivi di riduzione dei costi”, hanno spiegato i rappresentanti sindacali.

Parlando con la testata Gamekult, i rappresentanti dei sindacati interni ad Ubisoft hanno evidenziato le ragioni dietro lo sciopero: “La strategia della dirigenza mira a risparmiare 200 milioni di euro nei prossimi due anni riducendo i costi di produzione, una soluzione che noi contestiamo”, ha dichiarato un dipendente di Ubisoft Paris. “Quando sei uno studio di sviluppo di videogiochi, il modo migliore per fare soldi è produrre giochi nelle migliori condizioni possibili in modo che raggiungano una qualità consona. Non è risparmiando sui dipendenti che li creano e sugli strumenti a loro disposizione che si fanno soldi in un contesto capitalistico. I lavoratori vogliono essere orgogliosi di ciò che pubblicano, ma di certo non si può lavorare bene lottando per pagare l’affitto o lavorando in condizioni precarie”, ha aggiunto.

La protesta arriva in un momento critico per Ubisoft, con la compagnia che ha annunciato ricavi in calo nel suo ultimo resoconto finanziario relativo ai primi nove mesi dell’attuale anno fiscale. La gestione di questa delicata situazione che coinvolge tre dei suoi team francesi sarà una sfida importante per l’azienda nei prossimi mesi. Resta da vedere come Ubisoft affronterà questa crisi interna e se sarà in grado di trovare un compromesso soddisfacente per entrambe le parti coinvolte.

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