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Double Dragon Gaiden Rise of the Dragons: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Lanciato per la prima volta nelle sale giochi nel lontano 1987, Double Dragon si erge a pioniere nel mondo dei picchiaduro a scorrimento, gettando le fondamenta di un genere che avrebbe plasmato l’industria dei videogiochi. Questo classico intramontabile, sviluppato da Technos Japan, ha segnato l’inizio di un’era in cui l’azione dinamica e l’evoluzione narrativa si sono uniti in un connubio coinvolgente, portando il gioco a due dimensioni verso nuove vette.

L’innovazione chiave che ha dato a Double Dragon un posto d’onore nella storia dei videogiochi è stata la capacità di muoversi in profondità all’interno degli scenari. Questo fattore ha arricchito notevolmente il gameplay, aprendo le porte a una successione di successi clamorosi nel mondo dei coin-op e spianando la strada a produzioni leggendarie come Golden Axe e Final Fight. In particolare, la maestria di Capcom nel cogliere le potenzialità di queste meccaniche ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama dei giochi d’azione a scorrimento.

Sotto l’egida di Arc System Works, l’attuale detentrice del brand, Double Dragon Gaiden: Rise of the Dragons offre un’esperienza che solletica la nostalgia e al tempo stesso cerca di rinnovare il genere. In questa reinterpretazione post-apocalittica, i fratelli Lee si ritrovano in una New York devastata e invasa da bande di predoni e criminali. L’obiettivo è ripulire la città dalle forze oscure che l’hanno invasa.

La trama di “Double Dragon Gaiden: Rise of the Dragons” è ambientata in un futuro post-apocalittico e segue i protagonisti Billy e Jimmy Lee, noti anche come i “Double Dragons“, mentre lottano per ripristinare l’ordine in una New York devastata e governata da bande criminali. Dopo un cataclisma che ha distrutto gran parte del mondo, New York è ora un luogo pericoloso e caotico, dominato da bande di predoni e criminali. I fratelli Billy e Jimmy Lee, che in passato erano noti per essere formidabili combattenti, si trovano ora a fronteggiare una città allo sbando.

La bella Marian, una volta la fidanzata dei fratelli Lee, è ora un agente di polizia impegnata a cercare di mantenere un briciolo di ordine nella città. In questa versione post-apocalittica di New York, i ruoli sono stati ribaltati: Marian non è più la damigella in pericolo da salvare, ma un’agente di polizia in prima linea nella lotta contro il crimine. Anche lo zio Matin, un altro personaggio giocabile, è un agente di polizia che si unisce alla battaglia.

Il gioco si concentra sulla missione dei fratelli Lee e dei loro alleati nel ripulire la città dai criminali e riportarla alla sua antica gloria. Lungo il cammino, affronteranno vari gruppi di nemici, bande di predoni e boss potenti che governano diverse parti della città. A mano a mano che avanzano, i giocatori sbloccheranno nuovi personaggi giocabili, ciascuno con abilità uniche, che contribuiranno alla lotta per ripristinare la giustizia.

Il gameplay di “Double Dragon Gaiden: Rise of the Dragons” è incentrato sull’azione frenetica e sul combattimento a scorrimento, caratteristico dei picchiaduro classici. Tuttavia, il gioco presenta alcune meccaniche uniche che lo distinguono e lo rendono una moderna reinterpretazione del genere. Il cuore del gameplay è il combattimento. I giocatori possono affrontare avversari utilizzando una serie di attacchi leggeri, attacchi pesanti, colpi in corsa e attacchi speciali. Ogni personaggio giocabile ha un set unico di mosse e abilità, contribuendo a rendere il combattimento vario e interessante.

A differenza dei picchiaduro a scorrimento tradizionali, “Double Dragon Gaiden” consente ai giocatori di muoversi anche verticalmente all’interno degli scenari. Questo aggiunge un livello di profondità e strategia alle battaglie, consentendo ai giocatori di posizionarsi tatticamente rispetto ai nemici. Oltre ai protagonisti Billy e Jimmy Lee, il gioco offre la possibilità di sbloccare altri personaggi giocabili. Questi personaggi includono sia nemici sconfitti che boss. Ciascun personaggio ha stili di combattimento unici e abilità speciali, consentendo ai giocatori di sperimentare diverse strategie di gioco.

Una delle caratteristiche distintive del gioco è la sua struttura roguelike. I giocatori possono selezionare diverse zone da affrontare, ciascuna presidiata da bande criminali e un boss finale. L’ordine in cui si affrontano queste zone influenzerà la loro difficoltà e durata. Questo meccanismo spinge i giocatori a rigiocare la campagna più volte per scoprire nuove sfide e finali alternativi.

Il gioco supporta la modalità cooperativa locale, consentendo a due giocatori di unirsi per affrontare le sfide insieme. Questa funzionalità promuove la collaborazione tra i giocatori durante le battaglie. A differenza dei classici picchiaduro a scorrimento, il gioco utilizza un sistema di continua e progressione che richiede ai giocatori di guadagnare progressi e continue attraverso il gameplay anziché limitare il numero di vite. Questo sistema contribuisce a prolungare la durata del gioco e a mantenere una sfida stimolante.

Il gioco adotta uno stile grafico chibi, che si riflette nelle dimensioni dei personaggi e nei loro tratti caricaturali. Questo stile contribuisce al fascino del gioco e conferisce un tocco di leggerezza all’azione intensa. La durata di “Double Dragon Gaiden: Rise of the Dragons” può variare a seconda dello stile di gioco del giocatore e del livello di sfida scelto. Tuttavia, in generale, il gioco offre una maggiore longevità rispetto ai picchiaduro a scorrimento classici grazie alla sua struttura roguelike e al sistema di continua e progressione.

Poiché il gioco presenta diverse zone da affrontare, ognuna con bande criminali e boss da sconfiggere, i giocatori sono incoraggiati a rigiocare la campagna più volte, cambiando l’ordine delle zone e scoprendo nuove sfide. Questo può portare a finali alternativi e a una varietà di esperienze di gioco. Considerando le sfide, le modalità di gioco e la possibilità di sbloccare diversi personaggi giocabili, è probabile che i giocatori dedichino diverse ore al gioco per esplorare appieno tutto ciò che ha da offrire. La durata esatta dipenderà dalle abilità dei giocatori, dalla loro determinazione nel completare il gioco e dalla volontà di sperimentare le diverse opzioni disponibili.

La grafica di “Double Dragon Gaiden: Rise of the Dragons” presenta uno stile distintivo che potrebbe essere descritto come “chibi”, caratterizzato da personaggi con proporzioni fisiche esagerate e caricaturali. Questo stile si riflette sia nei protagonisti che nei nemici, dando al gioco un aspetto unico e affascinante. I personaggi sono disegnati con testoline grandi rispetto al corpo, braccia e gambe relativamente corte e occhi grandi e espressivi. Questo stile conferisce un tocco di leggerezza e umorismo all’azione intensa del gioco. Anche i nemici seguono lo stesso stile chibi, con tratti esagerati che rendono i personaggi facilmente riconoscibili e distinti.

Le ambientazioni del gioco riflettono il suo mondo post-apocalittico, mostrando New York in uno stato di distruzione e caos. Gli scenari possono variare da strade distrutte a luoghi urbani decadenti. Tuttavia, la grafica delle ambientazioni potrebbe essere considerata uno dei punti deboli del gioco, con alcune aree che appaiono più semplicistiche o meno dettagliate rispetto ai personaggi. Le animazioni dei personaggi e degli attacchi sono fluide e contribuiscono a dare vita alle sequenze di combattimento. L’azione è spesso accompagnata da effetti visivi che enfatizzano l’energia degli attacchi e le mosse speciali, aggiungendo un elemento di spettacolarità alle battaglie.

Se sei un appassionato di picchiaduro a scorrimento e desideri esplorare una reinterpretazione moderna di un classico, “Double Dragon Gaiden: Rise of the Dragons” potrebbe essere un titolo intrigante da considerare. Tuttavia, tieni presente che, nonostante le sue peculiarità e innovazioni, il gioco potrebbe non soddisfare completamente tutti i giocatori e potrebbe essere apprezzato maggiormente da coloro che sono affezionati al genere e ai titoli d’azione retrò.

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