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EA licenzia 670 dipendenti e cancella un nuovo gioco su Star Wars di Respawn

La notizia dei licenziamenti da parte di Electronic Arts ha sorpreso molti, soprattutto per l’entità del taglio del personale che ammonta a 670 persone, coinvolgendo anche altri studi come DICE, e rappresentando il 5% della forza lavoro complessiva dell’azienda.

Il CEO di Electronic Arts, Andrew Wilson, ha annunciato ufficialmente i licenziamenti, mentre la presidente Laura Miele ha condiviso un memo interno che rivela le nuove direzioni aziendali. È stato proprio da questo messaggio che è emersa la notizia della cancellazione del gioco di Star Wars di Respawn, un progetto di sparatutto in prima persona ancora nelle fasi iniziali dello sviluppo.

La decisione di abbandonare il progetto di Respawn è stata presa per concentrare le risorse degli studi interni sui marchi proprietari anziché su quelli terzi. Questo segna un cambio di rotta strategico per l’azienda, che si sta orientando verso giochi open world, comunità di giocatori robuste e modalità live service.

Il destino del gioco cancellato è stato oggetto di speculazioni, con alcune voci che suggerivano la presenza di un mandaloriano come protagonista. Inoltre, rimane incerto il futuro dello strategico di Star Wars di EA. Tuttavia, la compagnia ha confermato che il team precedentemente dedicato al progetto cancellato sarà riassegnato ad altri titoli, tra cui Apex Legends, Iron Man, Black Panther e il terzo capitolo della serie Star Wars Jedi.

Electronic Arts ha dichiarato che si concentrerà su una serie di serie di giochi popolari, che comprendono EA Sports, Apex Legends, Star Wars: Jedi, Iron Man, Black Panther, Battlefield, Need for Speed, Dragon Age, Skate e The Sims.

È importante sottolineare che i licenziamenti non sono stati motivati da problemi finanziari, dato che Electronic Arts ha riportato risultati positivi recentemente. Tuttavia, uniti ad altri licenziamenti nell’industria dei videogiochi nel corso dei primi due mesi del 2024, il totale supera già gli 8.000 posti di lavoro persi quest’anno.

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