Dopo avervi parlato di Horizon Forbidden West, quest’oggi voglio condividere con voi la Recensione di Burning Shores, la nuova e corposa espansione, la quale prosegue le vicende lasciate in sospeso con la conclusione dell’avventura principale, portando Aloy ad esplorare nuove terre, fronteggiando nemici inediti con armi ed equipaggiamenti creati per l’occasione.
Come anticipato Burning Shores si colloca dopo gli eventi di fine avventura, ciò significa dunque che per esplorare la nuova mappa è necessario aver portato a termine la storia principale. Dopo aver scaricato l’espansione e lanciato il gioco, caricando l’ultimo salvataggio, riceverete una chiamata da Silence, il quale vi affiderà una nuova missione, che vi porterà ad esplorare una nuova mappa dalla dimensioni più contenute.
La mappa in questione ripropone la medesima ambientazione dell’avventura base, con l’aggiunta di numerose località inedite da esplorare, ricche di collezionabili, materiali e naturalmente missioni ed attività secondarie da portare a termine, con l’aggiunta di nemici inediti che vi daranno filo da torcere.
Potrete solcare i cieli a bordo della macchina volante sbloccata nella storia principale, immergervi nei fondali marini con gli equipaggiamenti per respirare sott’acqua, visitare villaggi e roccaforti abbandonate e partecipare a minigiochi vari, come un quiz a risposta multipla presso un parco a tema.
Certo, Burning Shores non si distacca molto da quanto visto, ma alimenta nei giocatori che hanno apprezzato Forbidden West, il desiderio di proseguire l’avventura di Aloy, seppure in un tempo decisamente ridotto. Non è solo storia, combattimenti o esplorazione, la nuova espansione di concentra anche sull’interazione con i personaggi, tramite dialoghi a scelta multipla.
Oltre a ricevere nuove informazioni ed incarichi, è possibile intraprendere una romance con uno dei personaggi femminili, ciò ha causato l’ira di numerosi giocatori, al punto che il titolo è stato vittima del cosiddetto review bombing in rete, nonostante la dubbia decisione di introdurre contenuti fuoriluogo, in un periodo in cui è quasi d’obbligo che sia presente, ho apprezzato la scelta di affidare al giocatore il da farsi.
Burning Shores non aggiunge novità eclatanti da stravolgere l’avventura principale, se non fosse per la presenza di qualche abilità, equipaggiamento e nemico, ma al di la del cattivo gusto, mi sono divertito ad esplorare le nuove terre quanto ad affrontare il boss di fine storia, e personalmente ritengo che lui solo valga l’intera espansione.
Certo, davanti ai titoli di coda avrete sempre quel senso di amaro in bocca, ma per addolcirlo dovrete attendere un ipotetico terzo capitolo, dato che le avventure di Aloy sono tutt’altro che terminate.
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