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Le banche italiane non funzionano? Colpa degli Hacker russi

Nella giornata di ieri, una serie di istituti finanziari italiani, tra cui Intesa Sanpaolo, Bper, Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare di Sondrio, Fineco e Fideuram, sono stati colpiti da un attacco informatico di tipo Distributed Denial of Service (DDoS). L’attacco è stato rivendicato dal gruppo di hacker filorussi noto come Noname057(16), che ha portato offline ben 16 siti web. L’Agenzia per la Cyber ha confermato l’attacco e affermato che, fortunatamente, i danni concreti sono stati limitati. Tuttavia, la situazione ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza informatica delle istituzioni nazionali e delle banche.

L’attacco DDoS e il ruolo di Noname057(16)

Noname057(16) è un gruppo di hacker filorussi noto per i suoi attacchi DDoS. Questo tipo di attacco mira a sovraccaricare i server di un sito web inviando una quantità enorme di richieste contemporaneamente. Questa azione fa sì che il sito web diventi inaccessibile agli utenti legittimi e può causare interruzioni nei servizi online forniti dall’istituzione.

La rivendicazione del gruppo afferma che l’attacco è stato scatenato in risposta alle “russofobiche autorità italiane” e ha menzionato l’incontro tra Giorgia Meloni e Joe Biden, in cui sono stati discussi argomenti delicati come la guerra in Ucraina e il sostegno a Zelensky. Tali dichiarazioni sollevano ulteriori preoccupazioni sulla possibile interferenza politica nelle attività cibernetiche.

Monitoraggio e misure di sicurezza

L’Agenzia per la Cyber e il CSIRT (Computer Security Incident Response Team) hanno annunciato di essere al lavoro per monitorare attentamente la situazione e l’operatività dei siti web istituzionali, non solo delle banche coinvolte nell’attacco. Questa è una misura fondamentale per identificare tempestivamente eventuali minacce e adottare contromisure adeguate.

Sebbene l’attacco non abbia apparentemente intaccato l’integrità e la confidenzialità delle informazioni e dei sistemi delle banche coinvolte, è importante notare che gli attacchi DDoS possono essere solo la punta dell’iceberg. Spesso, questi attacchi sono utilizzati come diversivo per nascondere altre attività malevoli, come l’infiltrazione di malware o il tentativo di ottenere accesso non autorizzato ai sistemi.

Rafforzamento della sicurezza informatica

Questo attacco mette in evidenza la necessità di continuare a rafforzare le misure di sicurezza informatica nelle istituzioni finanziarie e nelle entità governative. Le organizzazioni devono adottare politiche di sicurezza rigorose, implementare soluzioni avanzate di protezione contro gli attacchi DDoS e condurre regolari esercitazioni e test per valutare la resilienza dei loro sistemi.

Inoltre, la cooperazione tra il settore pubblico e privato è essenziale per prevenire e contrastare queste minacce cibernetiche. Le banche e le istituzioni devono condividere informazioni su nuovi tipi di attacchi e vulnerabilità, al fine di sviluppare una risposta più rapida ed efficace alle minacce emergenti.

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