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Nintendo deposita 30 brevetti per evitare cloni di Zelda Tears of the Kingdom

Il mondo dei videogiochi è in continua evoluzione e, con esso, anche le meccaniche e le idee che formano l’esperienza di gioco. Un titolo che ha catturato l’immaginazione dei giocatori di tutto il mondo è “The Legend of Zelda Tears of the Kingdom“, l’ultimo capitolo di una delle serie più amate di Nintendo. Mentre i giocatori si immergono nell’incantevole mondo open-world di Hyrule, un altro aspetto intrigante sta emergendo dietro le quinte: i brevetti che Nintendo ha recentemente reso pubblici.

Con una mossa che ha catturato l’attenzione di giocatori e appassionati di tecnologia, Nintendo ha rivelato ben 32 brevetti, 31 dei quali sono strettamente legati a “Tears of the Kingdom”. Ma cosa significa tutto ciò per l’universo di Zelda e per il mondo dei videogiochi in generale?

Tra i brevetti, emergono alcune delle meccaniche più uniche e coinvolgenti del gioco. Le abilità dell’eroe principale, Link, come l’Ultrahand e il Fuse, sono ora protette da brevetto. Queste abilità, che consentono ai giocatori di affrontare le sfide in modi sorprendenti e creativi, potrebbero rappresentare un punto di partenza per futuri giochi o addirittura per il miglioramento delle iterazioni successive della serie.

Ma non è tutto. Anche le abilità degli NPC, che arricchiscono il mondo di gioco con la loro unicità e personalità, sono oggetto di protezione da parte dei brevetti. Questo potrebbe indicare che Nintendo intende preservare non solo l’esperienza di gioco di Link, ma anche l’intero ecosistema che rende Hyrule così vibrante e affascinante.

Un elemento interessante da notare è che i brevetti sembrano concentrarsi su ciò che è già presente nel gioco. Ciò potrebbe indicare che Nintendo sta puntando a proteggere le basi su cui si basa il gioco, piuttosto che rivelare anticipatamente nuove idee o funzionalità. Ciò suggerisce che la società sta guardando al futuro, potenzialmente per creare un’ampia gamma di giochi basati sulle meccaniche di gioco di “Tears of the Kingdom“.

La protezione delle schermate di caricamento, degli attacchi speciali come l’attacco Riju e persino delle interazioni tecniche, come l’abilità di Link di afferrare oggetti in movimento, rivela l’attenzione ai dettagli e la dedizione alla qualità che sono diventati tratti distintivi dei giochi Nintendo.

Mentre questa mossa di brevetti potrebbe inizialmente sembrare solo una formalità legale, potrebbe avere implicazioni significative per il futuro dei giochi Zelda e per l’industria dei videogiochi in generale. Potrebbe aprire la strada a ulteriori iterazioni della serie che sfruttano le fondamenta messe in luce in “Tears of the Kingdom“, ma potrebbe anche ispirare altre società a seguire l’esempio di Nintendo nel proteggere le loro meccaniche di gioco più uniche e innovative.

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