Nel corso del 2023, il noto sviluppatore di videogiochi Remedy Entertainment ha deciso di compiere un cambiamento epocale dopo due decadi di identità visiva consolidata. Il nuovo logo, una stilizzata “R”, ha debuttato contemporaneamente al lancio tanto atteso di Alan Wake 2. Tuttavia, dietro a questa svolta creativa si nasconde un’ombra di controversia che coinvolge un gigante dell’industria videoludica.
Take-Two, il colosso dietro titoli iconici come Grand Theft Auto e Red Dead Redemption, sembra non essere affatto felice di questa nuova direzione visiva intrapresa da Remedy Entertainment. Secondo fonti attendibili, l’azienda starebbe cercando di vietare l’uso del nuovo logo, accusando la sua somiglianza con il simbolo ufficiale di Rockstar Games, un’altra sussidiaria di Take-Two.
La questione è giunta al punto che Take-Two ha avviato una disputa legale presso l’ufficio proprietà intellettuali britannico. Mentre i dettagli esatti delle ragioni dietro questa mossa legale rimangono avvolti nel mistero, si presume che l’azienda temi una possibile confusione tra i consumatori a causa della similitudine tra le “R” stilizzate dei due loghi. È interessante notare che, nonostante le accuse, i due design differiscono notevolmente per stile e colori.
Il nuovo logo di Remedy Entertainment è stato adottato a seguito di un lungo processo creativo e rappresenta un cambio significativo nella brand identity dello studio finlandese. Tuttavia, sembra che Take-Two non condivida l’entusiasmo per questa trasformazione e voglia proteggere la sua immagine e il suo marchio da possibili confusioni di mercato.
Nonostante la controversia legale in corso, Remedy Entertainment ha deciso di rimanere fedele al suo nuovo simbolo. Il logo a forma di “R” stilizzata continua ad essere utilizzato regolarmente su tutti i siti web ufficiali e i profili social dello studio. Questo atteggiamento suggerisce che l’azienda non ha alcuna intenzione di rinunciare al suo nuovo simbolo, inaugurato con orgoglio nell’aprile del 2023.
Il destino di questa disputa giuridica rimane incerto, ma è chiaro che entrambe le parti stanno difendendo con determinazione la propria visione creativa e l’integrità del proprio marchio. Resta da vedere come si evolverà questa situazione, e se la “R” di Remedy riuscirà a distinguersi nel vasto panorama dei loghi videoludici.
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