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The Medium: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

A Gennaio 2021 è arrivato nel Game Pass il nuovo titolo firmato Bloober Team, autori di Blair Witch, quest’oggi dopo aver trascorso diverse ore in sua compagnia voglio condividere con voi la Recensione di The Medium, anticipandovi che è disponibile solo su PC e Xbox Series.

In The Medium vestite i panni di una medium, una ragazza dotata dell’abilità di vedere e parlare con i morti, vivendo in contemporanea tra due realtà, quella dei vivi e l’oltremondo. Il gioco inizia con un incubo, in cui la protagonista assiste all’omicidio di una bambina da parte di un misterioso individuo.

La trama di The Medium è suddivisa in capitoli, i quali vengono narrati dalla stessa protagonista come se si rivolgesse in prima persona al giocatore. Inizialmente vi troverete nella realtà materiale, nel corso dell’avventura passerete di continuo tra il regno dei vivi e quello dei morti, muovendovi in momenti specifici in contemporanea tra le due realtà.

Ed è proprio il dualismo il punto forte del titolo e la novità principale, la quale ha spinto il team ad osare laddove nessuno aveva mai osato prima, spingendo l’hardware della nextgen e pc da gaming, renderizzando ben 2 mondi nello stesso momento. Una novità decisamente gradita ma non abusata, difatti nella maggior parte del tempo controllerete la protagonista nel mondo dei vivi o in quello dei morti, come detto solo in momenti specifici lo schermo viene diviso in due parti permettendovi di muovere la protagonistra tra i due mondi in contemporanea.

Se dovessi collocare The Medium in uno specifico genere, opterei per una sorta di avventura grafica a tinte horror, nella quale bisogna esplorare gli scenari in cerca di documenti da consultare e oggetti da recuperare per risolvere gli enigmi, in ambienti con camera statica che ricordano il primo Resident Evil o i vecchi Alone in the Dark. The Medium per la maggior parte del tempo è trama, con una manciata di enigmi che condiscono l’intera esperienza, e l’entità di turno pronta a farvi la festa in rare occasioni.

Nonostante la terrificante atmosfera The Medium non è un vero e proprio horror, tralasciando un solo e scontato scare jump, non vi sono momenti in grado di tenere il giocatore in tensione o con la paura che qualcuno o qualcosa sbuchi da dietro l’angolo, proseguirete tranquillamente di scenario in scenario in cerca di indizi e oggetti per risolvere gli enigmi, un’esperienza ben lontana da quella vista in Blair Witch. La protagonista è dotata di abilità sovrannaturali, tra cui la possibilità di utilizzare una fonte di energia luminosa ,sia per creare uno scudo e proteggersi da alcune falene, che dare energia ad un quadro di comando o uscire dal corpo per spostarsi solo nel mondo spirituale.

Nel corso del gioco passerete di continuo da una realtà all’altra attraverso gli specchi, al fine di sbloccare il percorso nella realtà opposta, analizzare dei ricordi sottoforma di sagome luminose del passato, o recuperare oggetti chiave utili al proseguimento della trama. Per l’occasione avrete un inventario a disposizione, il quale vi permetterà di riporre gli oggetti raccolti per combinarli ed usarli in un secondo momento. La mole di contenuti ed oggetti da analizzare è davvero generosa, passerete buona parte del tempo a spulciare ogni angolo di ogni stanza in cerca di elementi con i quali interagire, al fine di avere più informazioni possibili sulla trama e il da farsi.

Se dunque avevate in mente un gioco simile a Silent Hill o Resident Evil, dovrete ricredervi. The Medium è un’esperienza narrativa in tinta horror con puzzle da risolvere. Giocato su Xbox Series X personalmente mi sarei aspettato qualcosa in più in termini grafici, considerando che è il primo gioco nextgen per console Microsoft, tuttavia le ambientazioni hanno destato il mio interesse, merito dell’egregio lavoro del team di sviluppo. Discutibile la modellazione e animazione della protagonista, la quale non riesce a convincere appieno, con una recitazione da lettura del copione più che da interpretazione.

Anche la colonna sonora non mi ha fatto entusiasmare più di tanto, nonostante per la maggior parte del tempo passi in secondo piano in favore dei rumori. Interessante invece la trama, la quale potrebbe risultare inizialmemente ostica da comprendere, al punto che ai titoli di coda avrete più domande che risposte. Nel corso del gioco su Xbox Series X mi sono imbattuto in svariati cali di frame rate, fortunatamente nelle cutscene e non durante il gameplay, con caricamenti rapidi resi possibili dall’hardware di nuova generazione. Nel complesso The Medium è indubbiamente un’esperienza originale e che si lascia giocare, ma non è quel Tripla A di cui tanto si parla, la quale vi ruberà all’incirca 10 ore per portarla a termine.

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