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Wild Hearts: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Quando un genere videoludico funziona, il suo successo porta inevitabilmente altri a sviluppare i propri giochi, cercando di aggiungere contenuti originali, in modo da diversificarli dalla massa, pur mantenendo lo spirito e il gameplay del capostipide per eccellenza. Se pensiamo al genere Souls, nel corso degli anni abbiamo assistito al lancio di numerosi titoli, e con Monster Hunter sta avvenendo lo stesso. Dopo i tanti capitoli della saga e il free to play Dauntless, arriva dalle focine di EA una nuova IP, ed oggi dunque voglio condividere con voi la Recensione di Wild Hearts, dopo aver trascorso del tempo in sua compagnia. In Wild Hearts vestite i panni di un cacciatore nel Giappone feudeale, giunto da una terra lontana, il che fa molto Nioh, allo scopo di cacciare delle grosse e pericolose bestie che seminano morte e distruzione nella regione. Il gioco si apre con un Tutorial sotto le mentite spoglie di una missione storia, la quale illustra a grandi linee le meccaniche che padroneggerete nel corso dell’avventura. Dopo aver portato a termine la quest principale, verrete lasciati liberi di creare il vostro personaggio, che potrà essere personalizzato in tutto e per tutto, dall’aspetto estetico al vestiario. Wild Hearts è un RPG e non lo nasconde fin dai primi minuti, eliminando le bestie otterrete punti esperienza indispensabili per livellare, sbloccando le tante abilità presenti, ognuna incentrata su una differente categoria.

Se avete giocato almeno un capitolo della serie Monster Hunter, riconoscerete indubbiamente il Gameplay, le meccaniche che da sempre contraddistinguono il franchise sono state adottate anche in Wild Hearts, con un pizzico di originalità naturalmente. Lo scopo del gioco è quello di andare a caccia di grosse bestie, procurandosi i materiali necessari per craftare nuove armi ed equipaggiamenti presso il fabbro, oltre recuperare collezionabili e creature varie. L’open world è costellato di missioni primarie e secondarie, quest’ultime accessibili sia dialogando con gli NPC incontrati, che interagendo con dei portali. In Wild Hearts è presente il viaggio rapido, tuttavia per sbloccarlo dovrete raggiungere i tanti checkpoint e costruire un campo base, composto da varie strutture, tra cui una tenda, la quale oltre a permettere il riposo consente di spostarsi rapidamente da un luogo all’altro, tuttavia per fare questo avrete bisogno di materiali specifici,non sbloccare tali punti equivale in caso di morte a ripartire dall’unico checkpoint presente, o uno di quelli ottenuti ma che potrebbe essere lontano dal bersaglio. L’open world è piuttosto vasto e suddiviso in regioni, in ognuna di esse vige un bioma e delle creature differenti, raggiungibili tramite scalate, rampini ed altri strumenti sbloccabili nel corso dell’avventura.

Wild Hearts è pensato per il gioco in singolo, tuttavia è presente come accade nel genere Souls, la possibilità di evocare giocatori quando si affrontano le grosse bestie, per poi tornare al singolo al termine dello scontro. Il sistema prevede sia l’auto ingresso che il manuale, nel caso in cui voleste tentare a sconfiggere la creature con le sole vostre forze. A differenza dei Monster Hunter, dove oltre la bestia principale vi sono svariate creature secondarie pronte ad attaccarvi, in Wild Hearts spesso avrete a che fare con della fauna indifferente alla vostra presenza, ma che potrete naturalmente attaccare ed eliminare per procurarvi il necessario. Come anticipato il titolo è ambientato in una versione antica ma anche in decadenza del Giappone, con villaggi abbandonati e diroccati, foreste rigogliose, laghi e fiumi, montagne e scenari innevati, con una buona diversificazione di bestie da cacciare, le quali richiederanno diverso tempo e colpi per essere abbattute, specie se in solitaria. Una delle differenze che lo rende unico nel suo genere rispetto la serie Monster Hunter, risiede in un sistema che sfrutta una sorta di filo per creare delle casse, le quali se combinate tra di loro danno vita a strutture imponenti, utili sia per difendersi dagli attacchi dei nemici che per raggiungere zone sopraelevate, oltre una sorta di trampolino per spiccare il volo e colpire le bestie dall’alto ed altre strutture.

Wild Hearts dunque non è solo caccia ma è anche e aggiungerei sopratutto esplorazione, dovrete spulciare ogni angolo del mondo di gioco in cerca dei materiali indispensabili per craftare equipaggiamenti, migliorare le abilità del cacciatore, ed avere il necessario per costruire strutture, consumabili ed altri oggetti utili alla sopravvivenza. Il sistema di combattimento ricorda per certi versi Nioh, nonostante sia ben lontano dall’essere un Souls, parliamo pur sempre di un Monster Hunter like come si suol dire. Il titolo pone di fronte il giocatore alla scelta se giocare optando per la risoluzione, a discapito del framerate, o se preferire una maggiore velocità d’azione con una riduzione della qualità nel comparto grafico. Personalmente ho preferito dare priorità al framerate, vista la tipologia di gioco, con una risoluzione che non sfrutta il potenziale offerto da PS5, con tempi di caricamento a volte longevi. Adoro il Giappone, specie antico, e nonostante non sia un fan della serie Monster Hunter ho decisamente apprezzato Wild Hearts, anche se l’aspetto grafico ed i tempi di caricamento sono piuttosto discutibili. Da elogiare la possibilità di chiedere aiuto a giocatori esterni durante la caccia, lasciando poi al singolo l’esplorazione, nonostante a volte il tempo richiesto per trovare qualcuno è stato più lungo del normale, con esiti negativi in alcuni casi.

Come detto nel mondo di gioco ci sono dei portali, i quali permettono di accedere alle sessioni di altri giocatori, aiutandoli a cacciare bestie casuali negli angoli più remoti della grande mappa. In qualsiasi momento tramite il menu di pausa potrete consultare la mappa, spostarvi rapidamente, rivedere l’equipaggiamento ed avere informazioni sulle missioni ed ogni singola bestia incontrata. Wild Hearts è piuttosto vasto e longevo, coinvolgente e impegnativo, ma che vi garantirà ore e ore di divertimento.

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