Tech Gaming
SOCIAL:
Filed under: Recensioni

Code Vein: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Avete mai sentito parlare del Souls-Like? Si tratta di un genere videoludico nato con la serie Dark Souls di From Software, un’etichetta per catalogare tutti quei giochi il cui la difficoltà è rivolta ad un pubblico di giocatori hardcore.

Nel corso degli anni abbiamo assistito a titoli come Dark Souls, Bloodborne, The Surge, Nioh, Sekiro e quanti altri ancora, ma oggi voglio condividere con voi la Recensione di Code Vein, il primo semi Souls Like in stile Anime firmato Bandai Namco.

Code Vein Recensione

Code Vein come anticipato si presenta al pubblico come una sorta di Souls Like la cui difficoltà però è decisamente ponderata rispetto i tanti titoli appena citati, lasciando al giocatore la possibilità di divertirsi con il giusto livello di sfida.

Nioh, Sekiro e tanti altri titoli potrebbero risultare estremamente difficili ai neofiti ma non di certo a coloro che da sempre masticano il suddetto genere, accantonando il divertimento offerto in favore di una frustrazione senza eguali, portando i nuovi giocatori il più delle volte ad abbandonare il titolo, ma in grado di offrire grandi soddisfazioni ai coraggiosi che decidono di completare l’avventura.

 

Code Vein presenta il medesimo stile di combattimento con schivate, parate e attacchi legati alla barra della stamina, ma rendendo i nemici meno aggressivi rispetto i titoli citati, nonostante lo scontro con i Boss sia tutt’altro che semplice.

Code Vein vi porta in un mondo post-apocalittico dove alcuni umani si sono tramutati in redivivi, esseri dalle sembianze terrestri ma simili a vampiri, il cui sangue è il solo nutrimento per sopravvivere, evitando di tramutarsi in dei mostri senza controllo.

Un gruppo di redivivi partirà per un lungo viaggio in cerca di una sorgente in grado di allietare la sete di questi ultimi, permettendo ad umani e redivivi di vivere in armonia ed evitando la nascita di mostri dovuta alla perdita del controllo.

In un mondo in rovina sorgono diverse fazioni nemiche, alcune disposte a decimare la popolazione umana per soddisfare la propria sete, altri intenzionati ad ottenere controllo e potere su ciò che rimane di buono sulla Terra, e la corsa alla sorgente diventa inevitabile.

 

Il gioco inizia con la creazione del personaggio, grazie ad un editor estremamente generoso in caratteristiche, con il quale scegliere sesso, capigliatura, abbigliamento, accessori da indossare e molto altro ancora, rendendo il proprio personaggio unico nel suo genere.

Una volta portato a termine questo primo e importante processo ci si ritrova nel Tutorial, il quale può essere saltato in qualsiasi momento per passare all’azione, Tutorial che illustra tutto quello che c’è da sapere per giocare.

Come anticipato il sistema di combattimento richiama il genere Souls con scontri strategici in cui bisogna trovare il giusto equilibrio tra attacco e difesa, scegliendo il momento opportuno per attaccare o difendersi a seconda della stamina a disposizione.

Uccidendo i nemici questi rilasceranno non solo esperienza ma anche oggetti e consumabili di vario tipo. Come ogni Souls che si rispetti non manca all’appello la presenza di punti nei quali ristorarsi e riposarsi, livellando il personaggio con l’esperienza accumulata, sbloccando nuove abilità per ciascuna classe, teletrasportarsi alla base o altrove e cosi via dicendo.

 

Vi sono svariate classi che è possibile selezionare e sbloccare nel corso dell’avventura, ognuna di esse mirata ad un sistema di combattimento specifico, ma tutte con delle abilità da sbloccare con i medesimi punti raccolti dall’uccisione dei mostri.

Il gioco propone un mondo esplorabile in modo lineare, passando da uno scenario all’altro tramite l’apertura di porte, cancelli, scale da azionare e quanto altro ancora, con la possibilità di teletrasportarsi rapidamente da uno scenario all’altro una volta sbloccato l’apposito checkpoint.

2 le armi che è possibile portare con se, ognuna con caratteristiche differenti e lo stesso vige per il completo, il quale non conferisce solo un’aspetto estetico differente ma cambia le statistiche del protagonista.

Le statistiche sono davvero numerose, per cui bisogna tenere bene a mente il personaggio che si vuole padroneggiare per decidere poi le armi e gli indumenti da equipaggiare. Le armi possono essere recuperate dai nemici sconfitti o nei forzieri, gli indumenti da questi ultimi, portando il giocatore ad esplorare ogni angolo della mappa.

 

Tornando alla base è possibile scambiare gli oggetti di valore raccolti per nuovi oggetti equipaggiabili o utilizzabili per il crafting, vendere il tutto per migliorare l’equipaggiamento o acquistare nuove armi e indumenti, curare i rapporti con i vari personaggi, accettare nuovi incarichi e molto altro.

Morire in Code Vein vi farà ripartire dall’ultimo checkpoint raggiunto, mantenendo gli equipaggiamenti raccolti ma perdendo tutta l’esperienza accumulata, la quale potrà essere recuperata raggiungendo il punto in cui si è deceduti, proprio come i Souls.

Code Vein offre la possibilità di giocare in co-operativa, non solo ricevendo un piccolo aiuto dal compagno di viaggio ma anche evocando un secondo giocatore in battaglia, il quale scomparirà alla vostra vista a seguito della sua morte o dopo aver sconfitto un Boss.

A tal proposito è presente un sistema che permette di comunicare con gli altri giocatori tramite frasi pre-impostate, emoticon e gesti che possono essere gestiti e richiamati all’occorrenza con gli appositi tasti.


 

 

3 i menù rapidi a disposizione, uno per il multiplayer, uno per le abilità della classe e l’altro per i consumabili. Una volta sconfitto ciascun Boss o esplorando gli scenari è possibile recuperare dei frammenti di ricordi dei redivivi, con i quali appunto rivivere i ricordi di questi ultimi ottenendo ricompense di vario tipo.

E se avete portato a termine la Storia potete sempre dedicarvi ad una modalità che vi catapulterà in una sorta di labirinto, dove ad attendervi vi sono nemici di livello superiore, modalità utile sia per livellare che per ottenere equipaggiamenti esclusivi.

Il tutto realizzato con uno stile grafico in cell shading, il quale ricorda per certi versi la serie God Eater. Purtroppo però su Xbox One X mi sono imbattuto in cali di frame rate davvero fastidiosi, sopratutto durante lo scontro con molteplici nemici, senza contare i caricamenti non proprio corti a seguito del teletrasporto.

Ottimo il comparto audio che consente di selezionare il doppiaggio in giapponese o inglese con i sottotitoli italiani, generosa anche la longevità seppur non così eccessiva, da elogiare invece la scelta del team nel proporre una difficoltà ponderata, la quale consente al giocatore di divertirsi con il giusto grado di sfida.

Code Vein è un RPG che vi terrà incollati allo schermo per l’intera durata, un titolo che merita di essere acquistato e giocato su PC se disponete un computer da Gaming, a causa dei problemi menzionati.

Code Vein Gameplay Trailer

Condividilo