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Sledgehammer Games licenzia il 30% del personale

Sono tempi tumultuosi per l’industria videoludica, con Microsoft e Activision al centro di una tempesta mediatica a causa dei recenti licenziamenti che stanno scuotendo le fondamenta delle loro divisioni di gioco. La conferma di 1900 dipendenti licenziati dalla divisione Gaming di Microsoft ha fatto scalpore, ma è il ridimensionamento massiccio di Sledgehammer Games, lo studio dietro Call of Duty Modern Warfare III, a catturare l’attenzione del pubblico.

Secondo le fonti di Tom Henderson, noto per le sue anticipazioni nel mondo dei videogiochi, il 30% del personale di Sledgehammer Games è stato recentemente tagliato. Una mossa drastica che ha portato alla chiusura degli studi in California, costringendo i dipendenti rimanenti a trasformare le proprie abitazioni in uffici improvvisati. Il lavoro da remoto è diventato la nuova normalità, ma la transizione verso questa modalità di lavoro è stata tutto tranne che indolore.

I dipendenti, una volta immersi nel vibrante ambiente di uno studio di gioco, si ritrovano ora a dover affrontare le sfide dell’isolamento lavorativo. La prospettiva di un ritorno in ufficio sembra lontana, con stime che suggeriscono che non sarà prima della fine del 2024 che gli impiegati torneranno a collaborare fisicamente. Nel frattempo, la ricerca di una nuova sede più modesta per Sledgehammer Games è in corso, ma le incertezze sulle tempistiche potrebbero rendere il processo più lungo del previsto.

Un’altra nota controversa è emersa riguardo al futuro della famosa serie di videogiochi Call of Duty. Si vocifera che Sledgehammer Games sia stato incaricato di sviluppare il titolo previsto per il 2027, ma con la recente tempesta di cambiamenti, la realizzazione di questo progetto potrebbe essere più difficile del previsto. La perdita del 30% del personale e l’incertezza sulla sede futura gettano un’ombra di dubbio sulla qualità e la tempistica del prossimo capitolo della serie di sparatutto più famosa al mondo.

La strada per Sledgehammer Games sembra, al momento, in salita. Tuttavia, il settore del gioco è noto per la sua resilienza e capacità di adattamento. Sarà interessante vedere come lo studio gestirà queste sfide e se riuscirà a emergere dalla tempesta più forte e più creativo che mai.

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