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Void Terrarium 2: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

A distanza di tempo dalla Recensione di Void Terrarium, quest’oggi voglio condividere con voi le mie impressioni sul sequel, lanciato di recente per PS4 e Switch, un titolo indubbiamente di nicchia, ma che nella sua originalità riesce ancora una volta a stupire, divertire e intrattenere il giocatore. Quandoi si parla di giochi di nicchia, spesso si pensa al genere Souls, una tipologia di giochi non alla portata di tutti, un pò come i visual novel, gli strategici e così via dicendo, un genere che potrebbe piacere solo ad una cerchia specifica di utenza, e Void Terrarium non è da meno.

Se provenite dal primo capitolo conoscerete sicuramente la coppia composta da Robbie e Toriko, un dungeon crawler con elementi rouguelike, RPG e di stampo strategico, ma dalla direzione artistica di tutto rispetto.Era il 2020 quando venne lanciato il nuovo franchise da parte di Nippon Ichi Software, ed oggi a distanza di tre anni è tornato. Ancora una volta sarete chiamati ad esplorare dei dungeon, superando le tante difficoltà proposte, da enigmi a scontri con i nemici. La casa di sviluppo sa che non tutti potrebbero provenire dal sequel, per cui non ci risparmia un dettagliato tutorial con quello che c’è da sapere.

Trattandosi di un sequel è inutile dirvi che la storia riprende da dove è stata lasciata tre anni fa. In Void Terrarium 2 è stato deciso di non includere alcun video riassuntivo, quindi coloro che decidono di approcciarsi con la nuova esperienza, dovranno già possedere un’infarinatura base degli avvenimenti accaduti in passato, dato che nel titolo sono presenti chiari riferimenti allo stesso. Nel seguito il team di sviluppo ha deciso di dare maggiore enfasi alla storia, spingendo i giocatori a compiere una lunga serie di azioni sia all’interno del terrario che fuori.

In Void Terrarium 2, Toriko rappresenta il centro del gameplay, la ragazzina si ritrova in un mondo popolato da mostri e creature robotiche di ogni tipo, con l’aiuto di Robbie dovrete recuperare preziosi materiali per personalizzare il terrario, costruire l’indispensabile per sopravvivere ed altro ancora. Le meccaniche si suddividono sostanzialmente in due fasi, nella prima ci si ritrova in un gestionale, nell’altra invece un dungeon crawler, con la tradizionale struttura a turni, in cui ogni movimento e azione dei personaggi influisce anche sui nemici.

Esplorando gli scenari potrete recuperare risorse organiche, inorganiche, energetiche e contaminate, utili per creare oggetti da inserire all’interno del proprio terrario, sbloccando di conseguenza delle abilità. Potrete coltivare delle piante ed esplorare luoghi che vengono generati proceduralmente, cambiando dunque ad ogni partita. Morire in Void Terrarium 2 non causerà la perdita degli oggetti, ma vi ritroverete nuovamente nel terrario. Gli oggetti accumulati vengono trasformati in risorse mentre quelli della trama non vengono intaccati.

I dungon sono costellati di consumabili, armi, scudi ed ovviamente progetti per il crafting, oltre potenziamenti attivi e passivi che vi torneranno utili anche per esplorazioni future. Potete applicare migliorie alle armi, alla salute del personaggio ed altri parametri. Sul fronte gameplay i due titoli sono piuttosto simili, tanto che inizialmente faticherete a vedere la reale differenza tra i due, se non fosse per la nuova meccanica del terrario, simile ad una casa per Toriko. La coltivazione delle piante è indubbiamente una meccanica interessante, dovrete controllare umidità e temperatura e recuperare il necessario nei dungeon.

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Se provenite da Yomawari allora riconoscerete il tocco di personalizzazione che Nippon Ichi Software da ai suoi titoli, come per i completi per Toriko. Sul fronte gameplay vi ritroverete inevitabilmente a compiere le medesime azioni ad ogni missione, recuperare oggetti, craftare e sconfiggere nemici di tanto in tanto, oltre a prendersi cura del proprio orticello virtuale. Graficamente parlando Void Terrarium 2 resta fedele al predecessore, come a molti altri titoli prodotti dalla stessa casa, sfoggiando uno stile artistico accattivante ed originale.

Anche il comparto audio si difende bene, con una colonna sonora rilassante e tranquilla, che si sposa alla perfezione con la direzione artistica. Come anticipato è un titolo che lo si ama o si odia, un gioco indubbiamente di nicchia, apprezzato sicuramente da coloro che provengono dal predecessore ma che potrebbe faticare a conquistare i nuovi giocatori.

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